Quei magistrati che non si fidano dei colleghi

Non sono mancate, come era prevedibile, le “indignate” reazioni dei “magistrati antimafia” e del loro partito e corteggio, contro le sentenze prima della Corte europea e poi della Corte Costituzionale che hanno cancellato l’ergastolo “ostativo”, quello inflitto per reati di mafia, che non consentiva benefici per “buona condotta”, permessi, semilibertà altro che ai cosiddetti “pentiti”, ai “collaboratori di giustizia”. Blaterano in televisione e sui giornali dando a credere che ora tutti i mafiosi condannati all’ergastolo ce li ritroveremo liberi di continuare a delinquere e ad esercitare il loro perverso potere.

Delle due l’una. O questi signori forcaioli sono dei gran bugiardi, perché cercano di far credere che, a seguito delle suddette sentenze sono stati concessi automaticamente a tutti quei “benefici”, oppure sono convinti che i loro colleghi magistrati che non sono e non si professano della loro banda, che non siano estremisti forcaioli anche loro, si scateneranno con provvedimenti che rimettono in circolazione, nella possibilità di riprendere in pieno le loro attività criminali, tutti i mafiosi già sottoposti all’ergastolo “ostativo”, quasi che ora l’abolizione di quell’ostacolo” rendesse obbligatorio ogni beneficio per i mafiosi. Bugiardi o sprezzanti dei loro colleghi. O tutte e due le cose.

E questi sono gli stessi che, poi, danno alle dichiarazioni dei “pentiti”, con le quali gli ergastolani mafiosi hanno sempre acquistato un po’ di libertà, la massima credibilità, quasi che fossero Vangelo. Bugiardi e sprezzanti della giustizia e di quanti, tra i loro Colleghi vogliano e sappiano essere solamente giusti e non “lottatori” etichettati con la “specialità” di “antimafia”.

Questi sono gli esponenti di spicco della nostra magistratura, alla quale si sono sempre rimessi i governanti di destra e di sinistra. Avere ottenuto quello che è stato ottenuto è quindi un passo positivo e non trascurabile. Che si è fatto, non dimentichiamolo, grazie ad una Corte europea e non italiana. Ma i bugiardi e supponenti non si stancheranno di essere tali e saranno ancor più inviperiti e disposti a tutto. Occorre rendersene conto ed essere pronti a combatterli ancor più duramente.

Aggiornato il 28 ottobre 2019 alle ore 12:59