Dannazione politica e culturale

Il concetto di maledizione implicava astrazioni ancestrali, mitologiche e profetiche un po’ come indipendenti dalla dimensione umana; però oggi non è più così.

Tutto è progredito, ma è triste prendere atto che non tutto sia progredito secondo il buon senso. Da una parte c’è un progresso scientifico che sembra promettere di svelare ogni cosa, mentre dall’altra ci sono forme d’involuzione culturale che iniziano a fare seri danni. Si tende a non distinguere i fatti dalle parole e ciò rischia d’essere il segnale di una sorta di moderna maledizione che va a colpire la società attraverso i poteri politici che l’amministrano.

Era anche immaginabile che la debolezza delle pulsioni umane portasse, in qualche modo, ad intaccare l’etica, ma non era prevedibile che si raggiungessero gli odierni livelli di bassezza e falsità. A suo tempo, data la tendenza aggregativa dell’esistenza umana, iniziò a porsi l’opportunità di creare delle forme d’organizzazione della collettività. La storia stessa, insomma, introdusse ai concetti di metodo, norma, organizzazione e gerarchia. Nacque anche così, spontaneamente, il tema della politica. Da una sorta di primordio monocratico, detto tema prese a espandersi verso schemi oligarchici e poi, un po’ per volta, mirò al coinvolgimento del popolo e al rispetto della sua volontà. Il seme della democrazia arrivò con i mille altri semi della modernità e iniziò ad evolversi come tutti gli altri. Gli esseri umani coltivarono quel seme dedicando ogni cura e sentimento al suo germogliare. Però, nella metamorfosi da germoglio in pianta, qualcosa non ha funzionato e la contemporaneità è stata raggiunta da una democrazia troppo spesso rappresentata da presuntuosi, prepotenti e ipocriti, oltre che ingordi. Da una parte si predica di voler rispettare il popolo, ma dall’altra si opera per abbassare ogni suo livello di cultura. Differentemente dalla scienza che cerca la verità, la politica ha portato a quella superficialità popolare che confonde i fatti con le parole e che avalla gli inganni promossi da enunciati seducenti, ma falsi nella sostanza.

La democrazia è luce della società quando la società esce dal buio dell’ignoranza, ma se un popolo confonde la politica con la sua farsa, allora la democrazia rischia d’essere il nome moderno della dittatura.

Da quanti decenni vediamo l’alternarsi di governi che non sanno concludere nulla? La maledizione governativa è divenuta una sorta di morbo che porta alla dannazione della società e che, di là delle parole, incrementa giorno per giorno l’insostenibilità. In tutta sincerità, si deve però ammettere che la politica abbia saputo battere ogni tecnologia nell’invenzione dei migliori collanti e dei migliori accoppiamenti tra viti e bulloni: “Nulla è resistente come ciò che avvita e incolla alla poltrona”.

È davvero triste, ma la nostra democrazia è oggi un sopruso istituzionale gestito, in gran parte, da approfittatori che utilizzano i citati collanti, bulloni e viti.

Aggiornato il 08 agosto 2019 alle ore 13:22