Stragi in libertà tra fake news e realtà

Ma quanta mira, cari mass-killer! Stragisti suprematisti che sembrano addestrati a West Point e che, invece, sono figli del virtuale: ossessivi giocatori di wargame sempre più addestrativi e disinibenti che, come la ragna con le sue vittime, lasciano intatto il carapace dei loro appassionati ma ne aspirano l’interior etico morale come macchine per la creazione del vuoto assoluto mentale. Così, questa specie di robot, anestetizzati per mai più provare commozione ed empatia verso l’Altro, entrano in azione come i loro eroi digitali cinici e fantasmatici passando senza alcun ragionamento dalla pura finzione alla più terribile delle realtà, in cui le vittime colpite non si rialzeranno mai più per riprendere il gioco da dove era partito.

 

L’America e l’Occidente, sepolti sotto una montagna di droga di sintesi che negli Usa causa non meno di 60mila morti all’anno per overdose di fentanyl e droghe similari antidolorifiche (centinaia o migliaia di volte più potenti dell’eroina!), si risvegliano periodicamente per la conta macabra di decine di vittime innocenti per mano del terrorismo islamico e sempre più spesso dei suprematisti bianchi americani, le cui stragi sono una catapulta mediatica contro un potere presidenziale troppo condizionato dalle lobby delle armi per prendere misure drastiche contro il Secondo Emendamento (riforma che, tra parentesi, una Corte Suprema come quella attuale a maggioranza conservatrice non potrebbe mai voler avallare!). Ma è davvero così?

 

Punto primo: i Democratici nell’ultimo ventennio (di cui otto sotto il mandato di Barack Obama!) hanno avuto le stesse cadenze di stragi senza mai avvalersi delle loro maggioranze bulgare al Congresso, malgrado la loro predicazione universale del politically correct, per mettere bavaglio e manette alla lobby delle armi. Come mai? Che cosa ne dice la stampa “progressista” italiana? Altro paradosso: malgrado la libertà di portare legalmente armi, a quanto pare sono una piccola minoranza le acquista per farne un uso improprio e folle: è il cervello che comanda il grilletto e non viceversa, fino a prova contraria.

 

Quindi, per esempio, volendo stroncare tali comportamenti devianti potrebbe essere introdotto prima di ogni acquisto di armi un test obbligatorio di Rorschach (il cui costo è da porre interamente a carico del potenziale acquirente), per cui la vendita verrebbe legalmente autorizzata solo previo risultato negativo! Altro paradosso: se tutti gli avventori e gli studenti sterminati dai folli con l’Ak-47 avessero indossato armi, come accadeva all’interno dei famosi saloon del mitico West, lo stragista di turno sarebbe stato a sua volta sommerso da una valanga di piombo fuso in risposta! Quindi, invece che venti, trenta o cinquanta magari le vittime sarebbero state solo due per volta! O no?

 

Vorrei ora fare una piccola digressione e soffermarmi sulle stragi morali! Parto dal caso esemplare di Sandro Gozi, il supposto “mercenario” italiano chiamato a rivestire responsabilità politiche alla corte di Emmanuel Macron e già candidato di successo nelle ultime liste europee di “En Marche!”. Con evidente digiuno di precedenti storici risalenti molto indietro nel tempo, i media italiani e la destra politica hanno intrapreso una battaglia di delegittimazione accusando il malcapitato di tradimento, con il sospetto infamante (Gozi aveva ricoperto incarichi delicati nel Governo Renzi come responsabile delle Politiche europee) di intesa con il nemico francese, condividendo con lui informazioni per noi potenzialmente dannose. Come se fosse una carica politica a far l’uomo disonesto! Perché, volendo, uno le informazioni riservate può vendersele al miglior offerente anche prendendosi il sole a Copacabana! No, qui la storia è completamente diversa e vale la pena richiamare che cosa accadeva nei nostri secoli d’oro del Rinascimento e poi della formazione degli imperi e delle Nazioni europee, in cui le menti italiane più raffinate venivano chiamare dai regnanti di allora a ricoprire incarichi politici prestigiosi e delicati. Secondo voi, che cosa vuol dire oggi essere “Cittadini d’Europa”? Con quali diritti e doveri? Mah…

Aggiornato il 06 agosto 2019 alle ore 16:30