Morte Cerciello, il padre di Gabriel: “Mio figlio non è un assassino”

Parla Fabrizio Natale Hjorth. Il padre di Gabriel Christian, il diciottenne americano accusato di aver ucciso il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega insieme all’amico Lee Finnegan Elder, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera. “Mio figlio – dice Natale – era lì. Ha sbagliato ma non è un assassino e io voglio dimostrarlo”.

Alla domanda su come possa sostenere che il figlio non c’entri con l’omicidio, risponde: “Lui mi ha giurato di non sapere che l’altro ragazzo aveva un coltello. Pensava di dover effettuare uno scambio come gli era stato chiesto e così avrebbero avuto indietro i soldi”. Perché, invece di scappare via è tornato in albergo a dormire? “Lui non sapeva che quell’uomo era un carabiniere, mi ha assicurato di non aver capito che era morto. L’ho visto in carcere, ho visto in che stato è, quanto è disperato. E gli credo”.

Intanto, gli investigatori, difensori e i loro consulenti sono tornati oggi nella stanza 109 dell’albergo dove alloggiavano i due americani arrestati per l’omicidio del vicebrigadiere. Il nuovo sopralluogo, durato oltre cinque ore, era utile per completare gli accertamenti tecnici iniziati il 31 luglio scorso, con l’obiettivo di individuare e repertare le tracce biologiche e impronte digitali presenti nella stanza. I carabinieri del Ris puntano, in primo luogo, ad individuare le tracce papillari nella zona del controsoffitto dove era stato nascosto il coltello di tipo militare utilizzato da Finnegan Lee Elder per colpire Cerciello.

L’avvocato Fabio Alonzi, difensore di Gabriel Christian Natale Hjorth, che ha partecipato all’atto istruttorio assieme ai consulenti, ha detto che “i dati e i reperti raccolti questa mattina verranno adesso analizzati, per i risultati ci vorrà tempo”. Ha parlato anche Roberto Capra, difensore di Finnegan Lee Elder, reo confesso per la morte del carabiniere, lasciando l’albergo dove questa mattina si sono completati i rilievi tecnici con i carabinieri del Ris. “Abbiamo presentato una richiesta ufficiale – ha sottolineato Capra – sottoscritta anche da Elder, per l’acquisizione di tutti i video della zona. Crediamo che attraverso il video possa essere fatta chiarezza su cosa sia accaduto. Confidiamo ci siano le immagini dell’incontro tra i carabinieri e i ragazzi”.

Aggiornato il 06 agosto 2019 alle ore 17:18