Strage di Bologna e palestinesi: le difficoltà ideologiche di arrendersi all’evidenza

E ora chi glielo dice alla sinistra felsinea che l’ultima perizia sui reperti della strage di Bologna riapre in pieno la tanto odiata ideologicamente ipotesi dell’attentato per ritorsione da parte del terrorismo palestinese e contemporaneamente esclude quella di matrice fascista? Sempre più definibile il vero primo depistaggio immobile di tutta l’indagine?

Soprattutto, chi glielo dice alla Corte di Assise che sta processando quasi 40 anni dopo Gilberto Cavallini per quello stesso reato per cui sono già stati condannati – ingiustamente – Francesca Mambro, Valerio Fioravanti e Luigi Ciavardini?

E a quei giudici e pm delle inchieste e dei processi che sin qui si sono succeduti? Compresi quelli che si riunivano nei primissimi anni Ottanta con i maggiorenti del vecchio Pci per concordare la linea politica delle indagini?

La difficoltà di arrendersi all’evidenza, da oggi anche scientifica – prima c’erano solo le prove testimoniali tra cui quella clamorosa di Stefano Sparti, il figlio allora piccolo del supertestimone Massimo, che più volte in aula puntò il dito contro le bugie del padre e le false perizie di cancro al pancreas e al fegato che servirono a farlo uscire di galera una volta che ebbe accusato chi si doveva accusare – costituisce la vera notizia di questa vicenda di depistaggi istituzionali ai danni dei neofascisti degli ex Nar. Che somiglia tragicamente a quella avvenuta anni dopo nel primo processo Borsellino imperniata sulla falsa testimonianza di Vincenzo Scarantino che mandò all’ergastolo definitivamente svariati personaggi del mondo della mafia, che però erano innocenti, per la morte del magistrato di Cosa Nostra. Per smascherare Scarantino ci è voluto un altro pentito, Gaspare Spatuzza, che si auto-accusò di avere lui stesso confezionato l’auto imbottita di esplosivo che poi fu fatta esplodere il 19 luglio 1992 sotto casa del giudice Paolo Borsellino.

Basterà ora questa perizia firmata dall’esplosivista geominerario Danilo Coppe? Che ha lavorato per mesi tra i reperti residuali della strage ammassati all’interno della caserma di Prati di Caprara.

Le analisi parlano chiaro: la bomba era a innesco elettrico e non chimico, l’esplosivo era la metà di quello ipotizzato e soprattutto è stato trovato un detonatore da valigia del tipo “apri-chiudi”, cioè di sicurezza per chi stava facendo il trasporto, che è tragicamente simile, se non identico, a quelli trovati in possesso di Christa Margot Frohlich, membro del gruppo terroristico di Carlos, al momento del proprio arresto a Fiumicino nel 1982. L’ex capo dello Stato, Francesco Cossiga, che – come Paolo Guzzanti presidente della Mitrokhin e Giovanni Pellegrino presidente della precedente Commissione Stragi – mai credette alla pista fascista, parlò di incidente di trasporto. Ora questa perizia si spinge oltre: fu vero attentato ritorsivo contro l’arresto e la successiva condanna del famigerato Abu Saleh beccato a trasportare missili terra aria Strela nel 1979 insieme all’allora capo di Autonomia romana Daniele Pifano. La tesi fascista venne in compenso avvalorata solo dal depistaggio delle armi e dell’esplosivo fatti ritrovare in una valigia appositamente abbandonata sul treno Taranto-Milano. Depistaggio per il quale furono condannati definitivamente due ufficiali dell’ex Sismi.

Bene, oramai siamo al due più due che fa quattro.

Ma siccome il Lodo Moro è ancora vigente, sia pure sotto altre spoglie, e siccome in Italia ancora non c’è stato alcun attentato da parte del terrorismo islamico post 11 settembre 2001, forse questa verità evidente deve continuare a rimanere nascosta per motivi di interesse nazionale. E gli stessi condannati, Francesca Mambro e Valerio Fioravanti, ne sembrano ben consapevoli. Però, almeno tra gli storici, le persone oneste intellettualmente e gli investigatori, sarebbe ora di non raccontarsi più menzogne sub speciem di “carità di patria”. E di evitare di accanirsi sui vecchi , e sui nuovi, “colpevoli di repertorio”.

 

Aggiornato il 28 giugno 2019 alle ore 16:24