Istat: “Si rischia un calo del Pil di aprile-giugno”

Il rischio che il Pil torni a calare è concreto. Lo sostiene l’Istat, in occasione della presentazione del Rapporto annuale. L’Istituto di statistica ha sottolineato una nuova stima, secondo cui “la probabilità di contrazione del Pil nel secondo trimestre è relativamente elevata”. I primi tre mesi dell’anno si erano invece chiusi con un +0,1 per cento. Guardando al 2018, l’Istat mette in evenienza come l’Italia abbia “proseguito il percorso di riequilibrio dei conti pubblici”, ma i progressi fatti “non sono stati sufficienti ad arrestare la dinamica del debito” in salita.

L’Istat spiega come la stima della probabilità di contrazione del Pil per “il secondo trimestre sia stata ottenuta con una procedura che permette di individuare i settori manifatturieri con caratteristiche leading rispetto al ciclo economico”. Non è una previsione ma una metodologia che indica una predizione qualitativa, precisa il direttore del dipartimento per la produzione statistica, Roberto Monducci. Sono state prese quindi in considerazione delle ‘spie’, capaci di indicare la strada verso cui ci si dirige.

“La stima effettuata ha indicato che la probabilità di contrazione del Pil nel secondo trimestre è relativamente elevata: 0,6 per cento su una scala che ha valore zero per la situazione di espansione e valore 1 per quella di contrazione dell’economia”, si legge nel Rapporto. È come dire, quindi, che c’è il 6 per cento di possibilità di un Pil in calo. D’altra parte l’Istituto già pubblica, ogni mese, l’indicatore anticipatore, che, si ricorda, continua a suggerire “il proseguimento della fase di debolezza”. In particolare secondo l’Istat, nella stima per il secondo trimestre, ha pesato il dato negativo sulla produzione industriale della Germania. Quanto all’intero anno 2019, l’Istat negli ‘scenari’ rilasciati a maggio ha previsto una crescita dello 0,3 per cento.

Secondo il presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo, l’Italia è una “realtà composita, eterogenea, bellissima e contraddittoria. È una terra ricca di tesori, arte e bellezza, ma è altresì una nazione ricca di problemi irrisolti, talvolta a seguito di alcune eredità, una per tutti quella del tema ricorrente circa il debito pubblico, che certo avremmo preferito acquisire con beneficio di inventario”.

Per Blangiardo, “la partita economica è in corso, possiamo anche vincerla. Facciamo in modo di vincerla”. Quanto al rischio di un Pil in calo nel secondo trimestre del 2019, il presidente dell’Istat precisa: “questo non vuol dire che sia in discussione la stima fatta su base annua, che riteniamo possa essere ancora confermata”. A riguardo, l’Istat a maggio ha previsto una crescita dello 0,3 per cento per il 2019. Numero che potrebbe essere centrato perché, spiega Blangiardo, “riteniamo che nella seconda parte dell’anno ci possa essere una discreta tenuta”.

Aggiornato il 20 giugno 2019 alle ore 16:28