Il Diavolo e Virginia

Charles Baudelaire era solito dire che “il più riuscito inganno del Diavolo sta nel farci credere che egli non esista”, e il vecchio Charlie sull’argomento la sapeva lunga.

Certo molto più di quegli sciocchi seguaci ed epigoni imperterriti dei vari Odifreddi, che certamente avranno sollevato un sopracciglio e un sorriso di scherno alle parole espresse da Aldo Buonaiuto, sacerdote della Comunità Giovanni XXIII, in seguito a uno sketch di Virginia Raffaele, andato in scena durante il Festival di Sanremo; e nel quale la giovane conduttrice “invoca Satana”. Qualche settimana fa anche l’attore Christian Bale, dal palco dei Golden Globe 2019, aveva esordito con “Grazie a Satana, per avermi dato l’ispirazione per questo ruolo”, suscitando non poche polemiche. Nel caso italiano alla “critica” del sacerdote esorcista, fa eco e sponda un post di Matteo Salvini ed ecco che “apriti cielo”, è il caso di dire.

La questione del “fumo di Satana” sarebbe troppo complessa, lunga e articolata per essere trattata in questi spazi come meriterebbe, ma – che si sia “credenti”, agnostici o atei – va detto che ancora una volta si è assistito ad un’inutile mancanza di buon gusto e rispetto in quel della kermesse sanremese. Era proprio necessario, comunque, per la seppur brava e divertente Virginia, profferire più volte il nome dell’angelo oscuro per eccellenza?

Certo, le “evocazioni diaboliche” avvengono in altro modo, ma… fa, secondo qualcuno, ridere l’irridire un tragico, triste e inquietante fenomeno qual è la possessione diabolica (anche per coloro che la ritengono frutto di problemi psichici), giocandoci su? Tutti avremmo trovato per lo meno irrispettoso dileggiare malattie, disagi psichici o fisici, da parte di qualunque comico o persona dello spettacolo; invece questa cosa diviene motivo di critica nei confronti di Matteo Salvini, che almeno ha avuto il coraggio di nominare un argomento – troppo spesso sottaciuto – relativo all’attività (spesso anche illegale) compiuta da molte organizzazioni a carattere “satanico” presenti nel nostro Paese, e non soltanto legate a quella “mafia nigeriana” alla quale, giustamente, fa spesso riferimento Alessandro Meluzzi, ma vere e proprie “holding” del male che agiscono su persone impotenti e innocenti.

Il Diavolo, lo sapevano bene il Dottor Faust e Dante Alighieri, è “logico” e sta là, proprio dove tutti lo possono vedere, ma nessuno lo nota.

Aggiornato il 14 febbraio 2019 alle ore 11:25