I luoghi del cuore

È un’iniziativa che ha visto la sua prima edizione nell’ormai lontano 2003, ma che da allora, riscuote sempre maggior successo e raccoglie sempre più adesioni: si tratta del censimento “I luoghi del cuore”  promosso dal Fai, Fondo Ambiente Italiano, che offre, a chiunque si iscriva, la possibilità di indicare un luogo amato da recuperare, rilanciare o semplicemente far conoscere e a cui destinare una parte dei fondi messi a disposizione per la tutela e la salvaguardia del patrimonio ambientale, artistico e storico-culturale italiano.

La nona edizione, i cui risultati sono stati resi noti ieri, ha raccolto, tra il 30 maggio ed il 30 novembre 2018, quasi 2 milioni e 300 mila voti, ben il 41,6 per cento in più rispetto alla precedente ed ha visto coinvolto l’80,6 per cento di comuni italiani con più di 37 mila “bellezze d’Italia” distribuite lungo tutto il nostro territorio.

I primi tre luoghi, dei trenta inseriti nella classifica 2018, sono risultati essere: al primo posto il Monte Pisano (nei Comuni di Calci e Vicopisano), al secondo posto il fiume Oreto a Palermo e, sul gradino più basso del podio, l’Antico Stabilimento Termale di Porretta Terme, a cui verranno destinati rispettivamente 50, 40, e 30 mila euro. Fondi fondamentali per questi tre siti che spiccano per danni da calamità naturali e incuria: il Monte Pisano è stato devastato nel settembre scorso da un incendio doloso che ha distrutto oltre 1200 ettari; il fiume Oreto è deturpato e inquinato da scarichi fognari abusivi e l’Antico Stabilimento termale, gioiello dell’architettura Liberty, versa nell’incuria e nell’abbandono.

Puglia, Toscana, Sicilia e Lombardia sono state le regioni con il maggior numero di voti e tra tutti i luoghi che sono stati oggetto di segnalazione, ritroviamo non solo semplicemente dei monumenti, ma anche paesaggi, palazzi storici, chiese, fiumi, castelli, borghi, ville e botteghe storiche, giardini e sentieri nascosti che vanno a comporre una mappa preziosa e spontanea di luoghi tanto diversi tra loro ma che portano alla luce il forte legame affettivo che ci lega ai territori del nostro vissuto.

È come se infinite piccole fiammelle venissero accese nelle città, nei paesi aggrappati alle colline, lungo le frastagliate coste, attraverso le pianure, in mezzo agli alberi dei boschi, lungo i fiumi…sono quei luoghi che gli uomini hanno amato, vissuto, intravisto, sognato, con nostalgia ricordato” ha dichiarato Giulia Maria Mozzoni Crespi, la presidente del Fai, per spiegare lo spirito di questa iniziativa.

Complessivamente, nel corso di questi 16 anni, sono stati sostenuti dal Fai 92 progetti a favore di luoghi d’arte e di natura in 17 regioni diverse a cui si sono poi aggiunti, grazie alla visibilità offerta dal censimento, iniziative volontarie di istituzioni e privati, chiamati ad agire autonomamente per la salvaguardia dei tesori del territorio.

Sensibilizzazione, conoscenza, tutela e valorizzazione, dunque, i valori alla base di questa iniziativa che pone al centro l’Italia e le sue preziose meraviglie che troppo spesso dimentichiamo di aver ricevuto in dono e a cui troppo spesso, distrattamente, ci abituiamo.

Aggiornato il 07 febbraio 2019 alle ore 12:24