Columbus Day, Trump difende navigatore e omaggia Italia

martedì 9 ottobre 2018


Cristoforo Colombo, “orgoglioso italiano di Genova”, ha “cambiato il mondo per sempre”: Donald Trump ha scelto di rendere omaggio al grande navigatore, la cui figura negli Stati Uniti non è più visto solo come lo scopritore del Nuovo Mondo, ma anche come l’archetipo del colonizzatore schiavista.

Proclamando ieri il Columbus Day, una festa istituita nel 1934 da Franklin Delano Roosevelt, il presidente ha invitato a celebrare “le conquiste di questo abile esploratore italiano” e “il suo coraggio, la sua forza di volontà, la sua ambizione, tutti valori che amiamo come americani”. “Lo spirito di determinazione e di avventura di Colombo ha fornito ispirazione a generazioni di americani”, ha osservato, ricordando come questo “orgoglioso cittadino della città italiana di Genova” abbia “creato il legame iniziale tra l’Europa e le Americhe cambiando il mondo per sempre”. Pensando poi forse anche agli oltre 20 milioni di italo-americani residenti negli Usa in vista delle imminenti elezioni di Midterm, il tycoon ha reso omaggio al loro “importante contributo alla cultura, al business e alla vita civile del nostro Paese”, elogiando le relazioni con l’Italia, “un grande alleato che condivide il nostro forte e incondizionato impegno per la pace e la prosperità”. Ma il Columbus day continua a perdere terreno e ad essere sostituito con l’Indigenous Peoples Day o il Native American Day da vari Stati, tra cui il South Dakota e l’Alaska, e da numerose città, comprese Los Angeles, San Francisco, Seattle, Phoenix e Denver.

L’ultima a cancellare la festività, insieme alla vicina Cincinnati, è stata proprio Columbus, capitale dell’Ohio, che con i suoi 860mila abitanti è la città più popolosa a portare il nome dell’esploratore italiano, anche se non c’è alcun legame storico. Il sindaco di Columbus ha spiegato che la decisione è legata alla mancanza dei fondi necessari per pagare a 8.500 dipendenti sia questa festività sia quella del Veterans Day l’11 novembre. Così, la seconda è stata preferita alla prima, in una città che nel 1992 spese 95 milioni di dollari per il 500/mo del viaggio di Cristoforo Colombo. Ma anche a Columbus non erano mancate le proteste, in particolare contro una delle tre statue dedicate al navigatore, quella donata nel 1955 dal comune di Genova e sistemata davanti al municipio. A New York si temeva persino l’abbattimento della statua di Colombo a Columbus Circle, ma essa è sopravvissuta grazie a un compromesso: un monumento vicino dedicato alle popolazioni indigene.

E ieri la Grande Mela ha ospitato la Columbus Day Parade, la più grande manifestazione dell’orgoglio italo-americano al mondo, che richiama oltre un milione di persone: la Fifth Avenue è stata invasa da bande in festa, carri e figuranti suddivisi in circa 100 gruppi per un totale di 35mila partecipanti. Tra gli ospiti d’onore, una delegazione istituzionale della Regione Puglia, che nel fine settimana sarà anche la regione d’onore al 43esimo anniversario del Gala Niaf (National Italian American Foundation) a Washington. Anche la capitale ha reso omaggio a Colombo, con una cerimonia davanti alla sua statua a Union Station. L’ambasciatore italiano in Usa, Armando Varricchio, ha sottolineato come “il rapporto di amicizia e alleanza tra Italia e Stati Uniti, le cui basi poggiano su valori e ideali condivisi, continui ad arricchirsi grazie anche al prezioso contributo della comunità italo-americana, perfettamente integrata nel tessuto politico-economico, culturale e sociale statunitense, vero e proprio ponte tra le due sponde dell’Atlantico”.


di Redazione