Meloni a Bruxelles blinda linea sull’Ucraina

giovedì 21 marzo 2024


L’obiettivo di Giorgia Meloni a Bruxelles è rafforzare la posizione del Governo sull’Ucraina. Dopo i distinguo di Matteo Salvini, la premier ribadirà il pieno sostegno a Kiev. Prima del summit Ue i 27 capi di Stato e di Governo hanno partecipato a un pranzo di lavoro con il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. “Sono abbastanza sicuro che stiamo inviando un segnale molto chiaro: Putin ha sbagliato i calcoli se ritiene che non saremo in grado di sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario e l’utilizzo dei profitti” degli asset russi immobilizzati “è un piccolo ma importante elemento fondamentale”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz arrivando al Consiglio europeo a Bruxelles. Le entrate dei profitti dagli asset russi congelati “possono essere utilizzate dall’Unione europea e, a mio avviso, innanzitutto per avere l’opportunità di acquisire le armi e le munizioni di cui l’Ucraina ha bisogno per la propria lotta difensiva”, ha aggiunto Scholz.

L’Europa si prepara a fronteggiare le minacce di Vladimir Putin. Quello che si apre oggi è un Vertice di guerra con l’obiettivo di preparare i cittadini a possibili crisi di sicurezza. “Serve un approccio che tenga conto di tutti i rischi”, si legge nella bozza di conclusioni. Il Consiglio europeo sottolinea la necessità “imperativa” di una “preparazione militare-civile rafforzata nonché coordinata” e di una “gestione strategica delle crisi nel contesto dell’evoluzione del panorama delle minacce”. Invita quindi il Consiglio a portare avanti i lavori e la Commissione, insieme all’alto rappresentante, a proporre “azioni per rafforzare la preparazione e la risposta alle crisi a livello dell’Ue in un approccio che tenga conto di tutti i rischi e di tutta la società, in vista di una futura strategia di prontezza”.

“Oggi il Consiglio europeo discuterà” della possibilità di introdurre dei defence bond “probabilmente senza prendere una decisione. È chiaro però che l’attualità ci impone di trovare strumenti di finanziamento comune. Credo che non ci siamo ancora, e questo può essere un motivo di rammarico, ma bisogna andare in quella direzione”. Lo ha detto il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni, a margine del prevertice dei socialisti Ue a Bruxelles. “Noi crediamo nell’Europa. E crediamo in una difesa europea. Gli eurobond per la difesa sono una buona idea, così come è stato fatto per il Covid. La difesa europea è un percorso che necessita anche di un sostegno finanziario, credo che abbiamo buone ragioni per convincere anche gli altri Paesi” sugli eurobond. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un punto stampa al summit del Ppe. “I terroristi russi non hanno missili tali da poter aggirare la difesa dei Patriots e di altri importanti sistemi mondiali. Ora questa protezione è necessaria qui in Ucraina. Da Kiev a Kharkiv, da Sumy a Kherson, da Odessa alla regione di Donetsk. Ciò è del tutto possibile se i partner hanno sufficiente volontà politica”. È quanto scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla luce dell’attacco missilistico russo della notte scorsa sulla capitale ucraina, durante il quale sono stati abbattuti – sottolinea – più di 30 missili, incluso uno ipersonico. “Dobbiamo dimostrare che il terrore perde sempre. Dobbiamo dimostrare alla Russia che sarà costretta ad accettare una vita normale e libera in Ucraina. Abbiamo bisogno del sostegno dei partner. E sono grato a tutti coloro che nel mondo aiutano davvero”, conclude Zelensky.

La Russia utilizzerà tutti i possibili meccanismi giudiziari e sceglierà altri metodi per rispondere se la Ue deciderà di confiscare i proventi dai suoi capitali congelati in Europa per destinarli a Kiev. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Ria Novosti. Il Cremlino ha denunciato “la pressione senza precedenti da parte degli Stati Uniti e dell’Unione europea sulla Cina” in merito alle sue relazioni con la Russia, dopo che media russi hanno riferito che alcune banche di Pechino hanno respinto pagamenti in yuan da parte di aziende russe per il timore di sanzioni secondarie. “Ciò, ovviamente, crea alcuni problemi” ma “abbiamo il potenziale necessario per superare queste difficoltà”, ha detto Peskov citato dalla Tass.

L’invio di contingenti militari di Paesi Nato in Ucraina può portare a “conseguenze molto negative, persino irreparabili”, ha aggiunto il portavoce del Cremlino, citato dall’agenzia Interfax. Via libera dei rappresentanti permanenti dei 27 in Ue (Coreper II) alle sanzioni contro persone e entità ritenute responsabili della morte di Alexei Navalny. Il dossier è stato approvato dalla riunione nei punti senza discussione e fa scattare la procedura scritta per la ratifica finale. La procedura potrebbe concludersi venerdì mattina. Tra i 27 è in corso uno scontro sulla possibilità di fare debito comune – attraverso i defence bond o bond emessi per progetti comuni di un gruppo di Paesi membri – per sostenere gli investimenti nel settore della difesa.


di Redazione