Foibe, a Roma il Museo del Ricordo

giovedì 1 febbraio 2024


A Roma nascerà il Museo del Ricordo: approvato il disegno di legge in Consiglio dei ministri. L’obiettivo è quello di conservare e, allo stesso tempo, rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e delle vittime delle foibe, ma anche dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati. Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura, osserva: “La realizzazione del Museo è un dovere storico verso gli esuli istriani, fiumani e dalmata che hanno subito la dittatura comunista di Tito. Queste tragedie non devono essere dimenticate. Sono una parte importante della storia italiana e devono essere conosciute e comprese dalle nuove generazioni”. A seguire, il ringraziamento alla premier, Giorgia Meloni, “per aver voluto promuovere il Museo a cui parteciperanno varie realtà a partire dalla Regione Lazio che, grazie all’impegno del presidente Rocca, metterà a disposizione l’immobile e contribuirà alla progettazione e gestione”. E il governatore del Lazio, a tal proposito, spiega: “Gli orrori generati dai totalitarismi del XX secolo devono farsi testimoni concreti e attuali presso le nostre giovani generazioni e, soprattutto, presso quelle del futuro”. Poi annuncia che il progetto vedrà presto sorgere, nella Capitale, “un luogo-simbolo non solo del dramma vissuto dai nostri connazionali del confine orientale nel corso di tutto il Novecento, ma ospiterà e farà emergere dall’oblio tutti i ricordi cancellati dalla storia”.

Diversi i commenti giunti dal mondo della politica. Marco Dreosto, senatore e segretario della Lega in Friuli-Venezia Giulia, dice: “Questo Governo rimarca nuovamente tutta la sua attenzione a voler creare dei centri museali e culturali per tramandare alle nuove generazioni le vicende e i drammi degli italiani del confine nord-orientale e della tragedia delle foibe non solo a livello locale ma anche nazionale. Sottolineo anche che come Lega – va avanti – abbiamo fortemente voluto che il Senato approvasse dei capitoli di spesa per poter finanziare i viaggi del ricordo per le scuole e istituti superiori, affinché gli studenti di tutta Italia possano venire a visitare anche i luoghi dove sono avvenute queste tragedie. Un impegno a 360 gradi volto al ricordo affinché questi drammi non accadano mai più”.

Un plauso giunge pure da Walter Rizzetto, presidente della commissione Lavoro della Camera in quota Fratelli d’Italia: “Finalmente ci sarà un luogo in cui onorare e commemorare le vittime delle foibe e il drammatico esodo degli italiani dalle loro terre dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia. La verità di quanto accaduto alle vittime trucidate, solo perché italiane, per ordine del maresciallo Tito – prosegue – merita la doverosa attenzione e la corretta narrazione dei fatti. Il prossimo passo è l’approvazione della proposta di legge, a mia prima firma, per la revoca a Tito della più alta onorificenza dello Stato italiano. Lo dobbiamo a tutte le persone che ancora oggi soffrono per aver perso i propri cari infoibati”.

Soddisfazione è espressa anche da Debora Serracchiani, deputata del Partito democratico, rivela: “L’iniziativa del Governo va nella direzione della legge istitutiva del Giorno del Ricordo che fu sostenuta anche dal centrosinistra e di cui, nella realizzazione del Museo a Roma, auspichiamo si rispetterà lo spirito e la complessità. Il dramma delle persone che in Istria, Fiume e Dalmazia furono espulse dalle loro case e anche uccise è un pezzo della storia d’Italia che va ricordato e onorato, come facciamo da decenni a Trieste e in Friuli-Venezia Giulia. L’esodo e le foibe – evidenzia – non sono un vessillo della destra nazionalista ma una tragedia del nostro Paese patita al termine di una guerra sciagurata poi divenuta ideologica, che nelle terre adriatiche è proseguita in altra forma oltre il 1945”.

Federico Rocca, consigliere comunale capitolino in quota Fdi, all’Opinione osserva: “È un’iniziativa importante, soprattutto per ricucire la storia del Paese, una storia spesso negata e storpiata. Abbiamo sempre faticato affinché possa diventare un patrimonio della memoria, una memoria condivisa. Grazie all’iniziativa del Governo, spero che anche il Comune dia il suo contributo”.


di C.B.