Roma, case popolari e occupazioni abusive

“Si permettono di dare giudizi sull’utilizzo degli immobili da parte dei proprietari privati e gestiscono così quelli affidati a loro dai contribuenti”. Questo il tweet di Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, in merito ai numeri – impietosi – riportati dal Corriere della Sera dove il 15 per cento circa dei 48mila alloggi popolari gestiti da Ater Roma (Azienda territoriale per l’edilizia residenziale) risulterebbe occupato da nuclei familiari “che non ne hanno, o non ne avrebbero, diritto: sono 7.081 unità immobiliari che sfuggono al controllo dell’ente regionale”.

Nel dato complessivo, calcolato a marzo, sarebbero inclusi pure chi non corrisponde il canone da anni, “che sono da ritenersi abusivi veri e propri”. Nel novero, ci sono anche quelli “il cui reddito è aumentato – riporta il quotidiano – e quindi non hanno più i requisiti per abitare in una casa popolare oppure quelli che sono soltanto in attesa di revisione di una pratica. A fronte di queste situazioni di illegalità, oltre 13mila famiglie sono in graduatoria da anni per ottenere un appartamento”.

Fabrizio Santori, capogruppo capitolino della Lega, aveva fatto una richiesta di accesso agli atti per poter avere contezza sull’elenco completo degli alloggi popolari Ater che risultavano al momento occupati senza titolo. Poi, contattato dall’Opinione, ha commentato: “È importante accelerare per portare a un cambiamento delle norme, con l’obiettivo di ripristinare la legalità. Perché indubbiamente questa situazione provoca malcontento, sia per i piccoli privati che per il tema delle case popolari. C’è chi è in lista e che ha diritto a un alloggio popolare, ma attende da anni”.

Sempre Santori, in merito al Piano casa della Giunta Gualtieri, spara a zero: “Il meccanismo del passaggio da casa a casa con le categorie meritevoli di tutela allargate e enormi spese pubbliche, che, oltre a quelle per l’ex Porto Fluviale, vorrebbero essere aumentate per acquisire anche lo Spin Time e il Maam, è di fatto un incentivo all’occupazione degli alloggi in luogo della regolare procedura di presentazione della domanda di assegnazione, in spregio dei diritti di tutti coloro che attendono in graduatoria da anni”.

“Un esposto denuncia sui temi dell’emergenza abitativa, anche alla luce dei contatti emersi fra il Campidoglio e le organizzazioni degli occupanti abusivi, è già sul tavolo della Procura e della Corte dei conti – insiste – con due denunce distinte”.

Aggiornato il 23 maggio 2023 alle ore 17:52