Meloni: “Non lasciamo morire i bambini”

Ok della Camera alla risoluzione di maggioranza relativa alle comunicazioni del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sul prossimo Consiglio europeo. La leader di Fratelli d’Italia, nel suo intervento, ha sottolineato: “Quando c’è bisogno di dire cose che non sono vere, evidentemente non si ha molto da dire su quello che vero è. Partiamo dal tema dell’immigrazione: in ben due interventi dell’opposizione si sottolinea che io ho detto che Cutro è una disgrazia e invece è una tragedia. Avviare una polemica su una cosa che ho ampiamente riferito è francamente bizzarra”.

Meloni spiega: “Dal 2013 al 2023 secondo i dati Unhcr nel Mediterraneo sono morte complessivamente 25.692 persone: sappiamo che il rischio che qualcosa vada storto è insito nelle partenze in sé. E infatti è accaduto con tutti i governi. Sono andata a guardare quale era la percentuale di quanti non si è riusciti a salvare rispetto alle partenze e i dati di questo Governo sono i più bassi. Noi siamo quelli che in rapporto agli sbarchi sono riusciti potenzialmente a salvare più persone. I dati smontano una certa propaganda – continua – raccontare al cospetto del mondo, di fronte a questo enorme sforzo, che invece lasciamo bambini morire nel Mediterraneo, è una calunnia nei confronti dello Stato, degli uomini e delle donne delle forze dell’ordine, del nostro intero sistema. O volete dire che ci sono uomini delle forze dell’ordine che non vogliono salvare i bambini per indicazioni del Governo?”.

E ancora: “Ho sempre configurato il blocco navale come proposta europea, in collaborazione con l’autorità libica. Pensate di sapere meglio di me cosa dico e penso? Gli atti lo confermeranno. Io lavoro per un obiettivo di questo tipo, per una missione europea che blocchi le partenze in collaborazione con le autorità africane, quindi anche libiche, e con una cooperazione che porti sviluppo”.

Non solo: “Abbiamo già risposto mille volte, se si continuano a dire cose false è difficile… È la vostra versione che non torna, non la nostra. Spero si possa andare avanti, per cercare insieme delle soluzioni. Il regolamento di Dublino va rivisto – prosegue – ma continuo a segnalare sommessamente che non è una soluzione per l’Italia. Immagino che sappiate che si riferisce a chi ha ragionevolmente la possibilità di avere una protezione internazionale, ma la percentuale che arriva da noi è una minoranza. Anche quando dovessimo arrivare ad ottenere di più su Dublino, il tema del 70-80 per cento di chi arriva da noi e rimane senza risposte e soluzioni rimane. Credo che serva un approccio più globale che non possa prescindere dal dialogo con i Paesi africani”.

Insiste il presidente del Consiglio: “Quello che ha prodotto un certo approccio ideologico è una situazione che sul piano ambientale non sta benissimo e soprattutto dopo quello che ci ha insegnato l’aggressione russa all’Ucraina il rischio di passare dalla dipendenza dal gas russo alla dipendenza dall’elettrico cinese: non mi sembra una cosa intelligente, credo che l’Europa debba lavorare sulla propria sovranità tecnologica”.

Giorgia Meloni, in più, svela: “Dobbiamo provare ad adeguare gli strumenti di cui disponiamo. Non sono mai dei totem, si valutano di fronte alla loro utilità. Registro che nel nostro dibattito quelli che sono strumenti diventano spesso dei totem indiscutibili. Il Governo prende seriamente in considerazione la proposta di Confindustria. Oggi è uno strumento non particolarmente utilizzato, credo che possa diventare uno strumento reale di sviluppo industriale e finanziario-europeo. Sul Patto di stabilità la proposta della Commissione non è esattamente il nostro desiderata. Ma allo stato attuale, rispetto a quella proposta, si rischia di tornare indietro e faremo del nostro meglio per migliorarla”.

Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, aggiunge: “Come ribadito in Aula dal presidente Meloni, non si può accettare l’insinuazione che l’Italia lasci morire i bambini di fronte alle coste calabresi. È un insulto all’enorme sforzo compiuto dalle donne e dagli uomini delle forze dell’ordine, dal momento che con l’attuale Esecutivo sono state tratte in salvo più persone rispetto agli anni precedenti. E i dati smontano la propaganda della sinistra. Ci auguriamo che le sinistre riflettano meglio, prima di sferrare infondati e strumentali attacchi al Governo Meloni e che lavorino insieme all’Esecutivo, per cercare di fermare gli scafisti, i veri responsabili”.

Aggiornato il 22 marzo 2023 alle ore 15:54