Mia, Calderone: “Il nuovo sussidio aiuterà le famiglie”

Marina Calderone parla della Misura per l’inclusione attiva che sostituirà il Reddito di cittadinanza. La ministra del Lavoro, in un’intervista a Repubblica, sostiene che “l’occupabile non avrà un sussidio, ma una politica attiva definita anche da un’indennità di partecipazione. La vecchia logica del Reddito di cittadinanza non c’è più. E la nuova non è punitiva, non è questo l’obiettivo del governo. Anzi le famiglie numerose in difficoltà riceveranno un sostegno più alto dell’attuale perché i minori vanno protetti”. C’è da ridefinire la platea e gli importi saranno variabili: “Stop all’assistenza permanente – aggiunge Calderone – che ci è costata 25 miliardi in tre anni, senza diminuire la povertà né aumentare l’occupazione. Chi può lavorare deve essere messo in condizione di farlo e uscire quanto prima dalla misura”. Calderone afferma che “andiamo a correggere una delle storture del Reddito, segnalate anche dalla Commissione Saraceno: uno strumento che dava troppo al singolo e troppo poco ai nuclei con figli”.

La ministra sottolinea che “la relazione tecnica alla manovra individua 404mila occupabili, ma ben 300mila, il 75 per cento, sono singoli. Questa platea va messa subito in grado di attivarsi. E lo faremo intervenendo sul punto debole del Reddito: la presa in carico. Ben 600mila persone che ricevono il sussidio non sono mai passate per un Centro per l’impiego”. Si punta a rendere operativa quanto prima la “Piattaforma digitale”: “Chi richiede il nuovo sussidio dovrà necessariamente iscriversi e sottoscrivere il Patto di attivazione digitale: il primo passaggio non l’ultimo per ottenere il sostegno economico. In quel momento avviene la presa in carico. Poi il sistema, in automatico, invia il soggetto al Centro per l’impiego oppure all’assistenza sociale dei Comuni e del Terzo settore. Ma i vasi sono comunicanti e le destinazioni invertibili: un giovane padre di famiglia con figli piccoli potrà essere avviato al lavoro, dopo un periodo di sostegno, e un single non in grado di lavorare indirizzato all’assistenza”.

Aggiornato il 09 marzo 2023 alle ore 16:17