G20, Meloni: “Guerra inattesa, non ci siamo fatti intimidire”

martedì 15 novembre 2022


Insieme su tutte le sfide: clima, infrastrutture, sanità. Giorgia Meloni è al G20 di Bali. Il presidente del Consiglio, fin da subito, fa luce sul quadro della situazione. E parte da lontano, che lontano poi così non è. Ovvero dall’anno scorso, quando a Roma “nessuno avrebbe pensato che si sarebbe arrivati a questo, con la guerra, la crisi alimentare e l’emergenza energetica”. Eppure, chiarisce, “non abbiamo permesso a nessuno di intimidirci”.

Sì, Giorgia Meloni ricorda che c’è un lavoro da fare insieme. Non solo sul cibo e l’energia, ma anche su altri nodi: difesa dell’ambiente, contrasto ai cambiamenti climatici, infrastrutture più efficienti, un’istruzione di qualità, assistenza sanitaria per tutti. Perché, spiega la premier, “le generazioni future meritano un mondo migliore e tutti noi abbiamo il dovere di lavorare in questa direzione”.

Certo, non bisogna dimenticare la guerra in corso in Ucraina e gli effetti annessi, che “stanno senza dubbio colpendo in maniera preponderante i Paesi in via di sviluppo”. Non solo: “L’Italia, insieme all’Unione europea, sta intervenendo per fare fronte alla spropositata e sproporzionata crescita dei prezzi dell’energia, per aumentare la produzione nazionale e accelerare la diversificazione delle fonti di approvvigionamento. Tutto questo riducendo la sua eccessiva dipendenza dalla Russia. Altri Paesi hanno maggiori difficoltà nel farlo e vanno sostenuti”.

Ovviamente restano delle priorità, come la questione alimentare: “Nelle regioni più vulnerabili la malnutrizione sta peggiorando e diverse popolazioni rischiano la fame”. Allo stesso tempo non mancano le preoccupazioni: “Il Nord Africa è fragile e dipende dalle importazioni per far fronte al suo fabbisogno alimentare – nota Meloni – è per questo che abbiamo avviato, sin dalla scorsa estate, il Rome Mediterranean Dialogue on the Food Crisis, con l’ambizione di adottare iniziative comuni per aumentare la sicurezza alimentare nella regione”.

Nel suo discorso al vertice, Meloni continua: “Quando l’Indonesia ha assunto la presidenza del G20, era impossibile prevedere che la Russia avrebbe invaso l’Ucraina e il devastante impatto che ciò avrebbe avuto sull’ordine mondiale e sulle nostre economie. Per riuscire nella sua missione – insiste – il G20 deve avere il coraggio di confrontarsi con le sfide più difficili in agenda, a partire dalle conseguenze del conflitto ucraino in ambito economico, energetico e alimentare che stanno investendo tutti e stanno senza dubbio colpendo in maniera preponderante i Paesi in via di sviluppo”.

Meloni, inoltre, ha incontrato a margine del G20 il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Il colloquio è durato quasi un’ora. Secondo quanto riferito dalla Casa Bianca, i due leader hanno discusso del loro impegno a continuare a fornire all’Ucraina il sostegno necessario per difendersi e a ritenere la Russia responsabile della sua aggressione.

Giorgia Meloni ha poi avuto uno scambio con il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan. Come indicato da una nota di Palazzo Chigi, è stato posto l’accento sulla necessità di lavorare insieme per contrastare la migrazione irregolare e favorire la risoluzione della crisi libica. Meloni e Erdogan, peraltro, hanno concordato sull’opportunità di cogliere insieme le vaste potenzialità della regione Mediterranea.


di Claudio Bellumori