A Rieti un busto in memoria di Bettino Craxi

Stefania Craxi: “Rimango in attesa che lo faccia anche Milano”.

Il 2 giugno scorso, nel giorno della Festa della Repubblica, è stata inaugurata la scultura donata al Comune di Rieti dalla senatrice Stefania Craxi, da poco nominata presidente della Commissione Affari esteri del Senato. Il busto di Bettino Craxi doveva essere installato nel 2020, ma la pandemia ha fatto slittare la cerimonia di due anni. Il monumento in bronzo è stato installato presso l'omonima grande piazza che guarda verso il Terminillo, nel quartiere di Campoloniano. Nella targa sottostante il busto si legge: “Allo statista Bettino Craxi. A ricordo della ‘notte di Sigonella’ quando, con fermezza di carattere e tempestività di decisioni, dimostrò spiccato senso patriottico. E ricordò al mondo intero che si può essere alleati di qualcuno senza diventarne sudditi”.

Il sindaco di Rieti, Antonio Cicchetti, ha completato così un'iniziativa avviata nel 2011 quando, guidando già all'epoca l'amministrazione comunale, volle intitolare la piazza a Bettino Craxi. È il riconoscimento di un momento importante della storia italiana che non può essere dimenticato. "La storia dirà chi è stato Craxi ed è bello che lo riconoscano le comunità. Rimango in attesa che lo faccia anche Milano", ha sottolineato Stefania Craxi.

Più di cento persone, giunte anche da Roma, hanno partecipato alla cerimonia che ha visto in prima fila, a fianco del sindaco, Bobo Craxi e il vicesindaco Daniele Sinibaldi, attualmente candidato sindaco per il centrodestra nelle prossime elezioni del 12 giugno per il rinnovo del Consiglio comunale. Lo stesso Sinibaldi si è detto "molto fiero che la nostra città abbia deciso di dedicare un busto celebrativo a quello che è stato senza dubbio uno statista significativo nella storia d'Italia, che ha saputo tenere ferma la barra dell'interesse nazionale e allo stesso tempo della collocazione internazionale del Paese. In Occidente, ma con l'Italia davanti a tutto. È anche la nostra linea".

Antonio Cicchetti, nel suo discorso, ha affermato, che “Sigonella fu un momento di orgoglio nazionale” e, dando un messaggio a chi si professa sovranista, ha aggiunto che “l’ultimo sovranista è stato Bettino Craxi, l’ultimo patriota, l’ultimo con qualità, stoffa di statista che ha saputo interpretare le esigenze del popolo italiano”. Tra i tanti meriti del leader socialista, Cicchetti ha voluto ricordare anche due fatti importanti di natura culturale, a cui si sente particolarmente legato, che si devono a Bettino Craxi: la mostra sugli anni Trenta a Milano e la mostra dell’economia tra le due guerre realizzata a Roma nel 1986 al Colosseo.

Ad eccezione della voce isolata de Il Fatto quotidiano, non ci sono state né polemiche, né contestazioni. È un segno significativo che evidenzia come sia ormai fallito il tentativo di una "damnatio memoriae" nei confronti di Bettino Craxi.

Aggiornato il 06 giugno 2022 alle ore 09:45