Manovra: taglio bollette e riforma Irpef, l’emendamento

venerdì 17 dicembre 2021


Taglio delle bollette, riforma dell’Irpef, sostegno alle città in difficoltà, fondo indennizzo risparmiatori. Ma anche decontribuzione per i redditi più bassi e bonus tv: questi sono alcune tematiche all’interno dell’emendamento alla legge di Bilancio che l’Esecutivo ha depositato in commissione Bilancio del Senato.

Costi bollette luce e gas

Il Governo punta al taglio dei costi delle bollette di gas e luce. Nell’emendamento presentato è previsto un raddoppio delle risorse che dovranno contenere i prezzi dell’energia (si aggiungono altri 1,8 miliardi ai 2 miliardi previsti). Le famiglie, tra le altre cose, potranno pagare in 10 rate le bollette che arriveranno nel primo trimestre del prossimo anno. La relazione tecnica, per l’appunto, ha spiegato che l’obiettivo è calmierare “per il primo trimestre 2022 gli effetti su famiglie e imprese derivanti dagli aumenti dei prezzi del gas che hanno raggiunto livelli senza precedenti e determinato consistenti incrementi dei prezzi dell’energia elettrica.

Riforma Irpef

C’è poi il capitolo sulla riforma dell’Irpef, con un nuovo metodo per il calcolo delle detrazioni e quattro aliquote (23 per cento, 25 per cento, 35 per cento, 43 per cento). Nel dettaglio le aliquote passano da 5 a 4 e saranno al 23 per cento per i redditi fino a 15 mila euro, al 25 per cento per i redditi tra 15 e 28mila euro, al 35 per cento tra 28mila e 50mila euro e 43 per cento oltre questa soglia. Per i redditi fino a 15mila euro permane anche il bonus 100 euro, che resto, in parte, anche fino a 28mila euro. La nuova Irpef, poi, dovrà essere utilizzata pure per le addizionali che Regioni e Comuni intenderanno applicare il prossimo anno. Pertanto, avranno tre mesi in più rispetto al normale termine per stabilire le aliquote (31 marzo 2022 invece del 31 dicembre 2021). Introdotta così una clausola salva-bonus Irpef per i redditi bassi.

Decoder, bonus tv e scuola

Decoder e bonus tv: ecco 68 milioni per il finanziamento. Il contributo, in pratica, servirà per sovvenzionare “l’acquisto di apparecchi tv idonei agli standard trasmissivi vigenti e di decoder”. Inoltre, sul versante della scuola, 60 milioni pronti per valorizzare il personale docente, cento milioni per il personale Ata, 20 milioni per istituti dell’infanzia paritari.

Turismo

E poi 150 i milioni in dirittura di arrivo per sostenere le attività economiche del turismo (compresi i bus) e dello spettacolo. La norma ha tra i destinatari delle risorse gli “operatori economici gravemente colpiti dall’emergenza epidemiologica Covid”. In più 150 milioni di euro per Comuni sede di città metropolitane che presentano un disavanzo pro-capite superiore a 700 euro risultate dai rendiconti del 2020. Il riparto è previsto entro il 31 marzo 2022.

Strade sicure e commissario straordinario Covid

In arrivo pure 50 milioni di euro per il commissario straordinario Covid, mirati “all’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid”. Risorse, queste, destinate in maniera particolare agli “oneri dei servizi logistici”, fondamentali per affrontare l’epidemia. In più, fissata la proroga dei 753 militari dell’operazione Strade Sicure (quindi fino al 31 marzo 2022), in seguito alle “incrementate esigenze di contenimento del Covid”. La norma, per la cronaca, indica le risorse per il lavoro straordinario in misura pari a 47 ore mensili.

Fondo indennizzo risparmiatori e delocalizzazioni

In ultimo una nota sul Fondo indennizzo risparmiatori: più tempo per la commissione tecnica per “il completamento delle attività e l’ultimazione degli indennizzi”. Tale attività potrà essere svolta fino al 31 luglio 2022: autorizzata una spesa di 35mila euro. Il Governo, secondo quanto appreso, è pronto anche a presentare anche un emendamento alla manovra sulle delocalizzazioni.


di Mimmo Fornari