Centrodestra, Tajani frena sulle primarie per le Amministrative

Antonio Tajani non crede alla primarie per il centrodestra. Il numero due di Forza Italia frena sulla competizione interna dei conservatori per la scelta dei candidati alle prossime Amministrative. Si tratta di una proposta lanciata più volte da Matteo Salvini, che ora trova d’accordo anche Fratelli d’Italia. “Le primarie? Ne parleranno i leader al momento opportuno”, sottolinea Tajani all’Adnkronos. Ma il vicepresidente del Partito popolare europeo non nasconde il proprio scetticismo. “Non è che le primarie – dice – abbiano permesso alla sinistra di ottenere risultati straordinari”.

Tajani si tira fuori anche dal totonomi per il “dopo Mattarella”, che tira in ballo Silvio Berlusconi. Perché ora per Forza Italia la priorità è la legge di Bilancio: “La partita del Colle? Ora dobbiamo occuparci della manovra, che è uno strumento fondamentale per combattere il Coronavirus sul fronte economico. E contemporaneamente dobbiamo continuare a combattere sul fronte sanitario visto che c’è il rischio di una quarta ondata. Una volta raggiunti questi obiettivi – assicura – all’inizio dell’anno prossimo si parlerà del Quirinale”.

Tajani è stato tra i primi, se necessario per un clima di unità nazionale, a dare il suo assenso a una trattativa con la maggioranza per siglare un patto di governo per mettere in sicurezza la legge di Bilancio in un tavolo con il premier Mario Draghi prima del voto al Senato, al fine di evitare brutte sorprese su capitoli delicati, che interessano famiglie e imprese. “Abbiamo dato subito la nostra disponibilità per un confronto con Draghi”, dice Tajani, che è pronto a presentare a Palazzo Chigi il ‘pacchetto’ di misure messe a punto dal partito azzurro. “Ora – insiste il numero due di Fi – è importante lavorare per dare risposte concrete ai cittadini, favorendo la crescita, abbattendo la pressione fiscale. Dobbiamo utilizzare questi 8 miliardi della legge di Bilancio per ridurre il cuneo, per colpire l’Irap”. In particolare, rimarca, “l’utilizzo del superbonus deve essere allargato all’impiantistica sportiva, tant’è che domani faremo una conferenza stampa ad hoc’’.

Il dibattito nell’universo del centrodestra è particolarmente attivo. Giorgia Meloni rilancia l’idea di un sistema presidenziale. La leader di Fratelli d’Italia accoglie positivamente la proposta avanzata ieri da Giuseppe Conte, a proposito dell’apertura di un tavolo sulle riforme costituzionali. “Sono favorevolissima all’idea. Credo che la più grande riforma che si possa fare in Italia sia quella che porta a un sistema presidenziale”.

Meloni, intervistata dalla Stampa, sostiene che si tratti di “una riforma dalla quale dipendono tutte le altre. Temo che questo Parlamento non riuscirà a fare nulla di tutto questo, perché è un Parlamento troppo eterogeneo. Forse, se volessimo fare un lavoro serio, dovremmo ragionare intorno all’istituzione di un’Assemblea costituente da eleggere contestualmente alle prossime elezioni politiche”. L’obiettivo di Fdi, spiega Meloni, “è avere un presidente della Repubblica che faccia il presidente della Repubblica. Quindi, non un presidente amico, non un presidente di parte”. E alla domanda se Silvio Berlusconi potrebbe essere un presidente amico, un presidente di parte, lei risponde: “Sì, lo sarebbe”. Poi aggiunge: “L’obiettivo al quale lavoriamo è quello di avere un capo dello Stato che si assuma la responsabilità di far rispettare le regole. Non è un problema ‘da dove vieni’. Il problema sono gli obiettivi che ti dai”.

 

 

Aggiornato il 17 novembre 2021 alle ore 17:54