Quirinale, Mattarella e la “frenata” sul bis

Tiene banco il dibattito sulla corsa al Colle. Sergio Mattarella, intanto, “frena” sul bis e cita Giovanni Leone. Il capo dello Stato, nel corso dell’incontro di studio, organizzato al Quirinale, “Giovanni Leone. Presidente della Repubblica 1971-1978”, nel ventesimo anniversario della scomparsa, ricorda: “Ho servito il Paese con correttezza istituzionale e dignità morale. Con queste parole il presidente della Repubblica, Giovanni Leone, si congedava dagli italiani alla vigilia del semestre bianco. Ennesima testimonianza dell’altissima sensibilità istituzionale che per tutta la vita aveva ispirato le sue scelte”.

Leone, sottolinea Mattarella, chiese (come Antonio Segni) “la non rieleggibilità del presidente della Repubblica con l’eliminazione del semestre bianco”. Il messaggio, incalza il presidente della Repubblica, “era stato preceduto da una conversazione con Michele Tito in cui, fra l’altro, Leone affrontava la questione europea. Avrebbe poi auspicato la elezione diretta del Parlamento europeo, realizzatasi pochi anni dopo. Il presidente respingeva l’idea di una tentazione egemonica dentro la Cee dei Paesi più forti per osservare, in merito all’Italia, che tuttavia diventa sempre più difficile fare valere le ragioni di un Paese in crisi, segnato da un clima di rinuncia”.

Giovanni Leone, nota Mattarella, “non ebbe remore ad abbandonare una responsabilità che gli era congeniale, quella di presidente della Camera. Ha mostrato coraggio e generosità a corrispondere all’interesse generale della vita della Repubblica”.

Aggiornato il 12 novembre 2021 alle ore 12:25