Amici dei nemici

La sinistra cattura chi la detesta. Qualcuno si è accorto, ad esempio, che in modo disattento continuiamo a ripetere “politicamente corretto”? Lo diciamo con stizza, con disprezzo, attribuendo un significato viscido, ma lo ripetiamo questo “corretto”. Lo ripetiamo tutti. Sarebbe esatto dire “politicamente allineato”, oppure omologato, ammassato, come i cervelli. Ma noi no, accettiamo. Passivamente. E, mugugnando, adottiamo pure il femminile boldrinesco, la ridenominazione che serve per acquietare le coscienze e mostrare un progresso sociale nei fatti inesistente.

Chi lavora per uno dei giornali dell’ammucchiata editoriale italiana è costretto a scrivere ministra, assessora, accodandosi a questa ipocrisia. Nessun giornalista può osare alcuna deroga a questa non regola, perché verrebbe emarginato, bollato di sessismo e fascismo. L’obbligo della quota rosa impone, talvolta, donne di scarso valore che hanno la fortuna di capitare nella situazione giusta, e spaccia strategie di facciata per onore al gentil sesso. Così scoppiano guerre fra nullità, come quella che ha visto l’ineffabile Debora Serracchiani sconfiggere Marianna Madia (scuderia Giorgio Napolitano) e diventare capogruppo del Partito Democratico alla Camera. Anche qui le macerie di quella che fu la sinistra continuano a vantare il monopolio dei diritti della donna, dedicando monumenti alle proprie eroine e insultando in modo strisciante, ma continuo, quelle della destra, alle quali rivolgono continue insinuazioni volgari.

Editoria. Il termine mainstream, oggi attribuito ai grandi media allineati, era stato inventato, intorno agli anni Ottanta, proprio dalla sinistra per quei gruppi che ancora non controllava. La stessa che oggi pronuncia questo termine, con tono soddisfatto e il piglio fiero di chi ha conquistato quel sistema che disprezzava. Il sinistramente corretto è come lo scettro di un monarca. Tocca chi vuole nobilitare, tramortisce con il peso dell’oro con cui è forgiato chiunque o qualunque situazione non aggradi o non porti giovamento, mentre la destra e i moderati mugugnano, ma inconsapevolmente collaborano. Un effetto collaterale della caduta del Muro di Berlino è stato quello di rimuovere l’obbligo di devozione verso i sovietici, dando agli euro-comunisti licenza di espandere gli orizzonti verso il mondo anglosassone. E anche qui hanno appeso il cappello, proclamandosi liberali (!!!) e iniziando a introdurre un lessico pasticciato di ispirazione anglofona.

Mentre i liberali veri, gli eredi di Luigi Einaudi e Adam Smith sono ammutoliti, ancor oggi non credono che si possa arrivare a tanto. Strategia contro smarrimento e improvvisazione, dunque errori tanti. Uno, banale ma frequente, è quello di prolungare eccessivamente attacchi e derisioni nei confronti di singoli episodi: insistere sulle colf di Laura Boldrini e sul vaccino di Andrea Scanzi, alla lunga, fa pensare che si sia a corto di argomenti. Mentre la scelta è vasta, cercare per credere. In sostanza, è un errore subire chi continua a credersi forte, mentre ormai è solo l’ombra del proprio ego pappagallesco.

Aggiornato il 01 aprile 2021 alle ore 09:20