Il Parlamento dovrà avere l’ultima voce in capitolo sull’utilizzo delle risorse destinate all’Italia dal Recovery Fund: la richiesta arriva dal leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa di questa mattina convocata, insieme ai capigruppo nelle Commissioni Bilancio di Senato e Camera, Nicola Calandrini e Paolo Trancassini, per illustrare le proposte del partito sul Pnrr. La Meloni avverte Mario Draghi: “Stiamo scaricando una massa di debito enorme sui nostri figli. Questo richiede responsabilità. Non prendo in considerazione l’ipotesi che queste risorse si possano utilizzare senza che il Parlamento abbia l’ultima voce in capitolo”.

Complessivamente l’Italia riceverà dal Recovery Fund circa 209 miliardi ripartiti in 81,4 miliardi di aiuti a fondo perduto (di questi 65,5 miliardi quelli della Recovery and Resilience facility per finanziare in parte il piano nazionale di ripresa) e 127,4 miliardi in prestiti.

L’avvertimento di Meloni si poggia su un sospetto: “Draghi ha detto che avrebbe rivisto il piano di Conte, oggi qualcosa non torna. O Draghi va avanti col piano scritto da Giuseppe Conte e Roberto Gualtieri oppure noi stiamo discutendo di un piano che sarà modificato profondamente e che arriverà in Europa senza che il Parlamento abbia avuto voce in capitolo. E questo non è accettabile”.

Fratelli d’Italia non ci sta e si prepara a dare battaglia: “Con una risoluzione chiederemo che qualunque sia l’ultima versione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, debba passare dal Parlamento. Non considero questo l’ultimo Piano e mi aspetto che tutte le forze politiche si esprimano positivamente su questo”, annuncia Meloni.

Dopo l’affondo, il presidente Meloni passa alle proposte: risorse pari a un miliardo l’anno per i prossimi sei anni, per dare sostanza al tema di Roma Capitale, un piano per la natalità, l’impegno che la rete di comunicazione sia pubblica e in mano agli italiani.

Aggiornato il 31 marzo 2021 alle ore 15:49