Addio al sindaco di Amatrice

L’altro sabato, per una ischemia cerebrale, era stato trasportato d’urgenza in eliambulanza al Policlinico Agostino Gemelli di Roma ma, purtroppo, tutte le cure si sono rivelate inutili. Il sindaco di Amatrice, Antonio Fontanella, è deceduto giovedì 25 marzo.

L’altro ieri si sono svolti i funerali (presieduti dal Vescovo di Rieti, Domenico Pompili) al campo sportivo della “sua Amatrice”, proprio nel giorno nel quale (ironia della sorte) era stato convocato dal consigliere anziano, invece del sindaco “impossibilitato momentaneamente”, il Consiglio comunale che si sarebbe dovuto occupare dell’approvazione della proposta di Programma straordinario di ricostruzione di Amatrice.

Il destino ha invece deciso che Antonio Fontanella non potrà mai vedere – o magari lo farà da lassù – la sua città completamente ricostruita, dopo che il terremoto dell’agosto 2016 l’aveva praticamente rasa al suolo. Ho avuto il piacere di intervistare più volte Fontanella, un amministratore cordiale ma tenace nel difendere il suo territorio e la sua gente. Un quotidiano, l’altro giorno, ha ricordato una sua frase che, in fondo, costituiva la sua ragione di vita ed il suo impegno di amministratore: “Il mio desiderio più grande è quello di vedere presto la prima gru nel centro storico di Amatrice”.

Il Commissario straordinario alla ricostruzione, Giovanni Legnini, ha affidato alla stampa locale il proprio ricordo del primo cittadino scomparso: “Avevamo appena definito insieme alla Regione e ai cittadini, in una lunga e partecipata riunione di qualche giorno fa, i contenuti del Programma straordinario per la rinascita della città. L’appuntamento per la sua approvazione era fissato per il Consiglio comunale di sabato. Antonio, con il quale dall’inizio si è stabilito un rapporto di stima, collaborazione e poi di amicizia, già immaginava insieme a tutti noi l’imminente apertura dei cantieri nel centro storico. Sarà così sindaco. Grazie per il tuo impegno, che sia di esempio a tutti gli amministratori di queste terre martoriate”.

Aggiornato il 29 marzo 2021 alle ore 09:25