Terremoto 2016: ricostruzione ancora ferma

Ancora un grido di allarme è giunto l’altro giorno dal Vescovo di Rieti (nonché amministratore pro-tempore della Diocesi di Ascoli Piceno), monsignor Domenico Pompili, sulla situazione delle zone dell’Italia centrale colpite dal sisma del 2016: “Dopo quasi cinque anni siamo fermi con la ricostruzione del dopo terremoto del 2016; l’anno appena iniziato – ha sostenuto monsignor Pompili – ci dirà se ci sarà l’auspicata svolta o meno”.

Il Vescovo ripone però molta fiducia nell’attuale commissario alla ricostruzione, Giovanni Legnini: “C’è bisogno di una forte accelerazione e il commissario si è fatto carico di ciò, riconoscendo i ritardi che fin qui ci sono stati”. C’è ora maggiore chiarezza anche sulla ricostruzione dei beni della Chiesa, perché “lo Stato ha finalmente stabilito che il soggetto attuatore saranno le Diocesi, cosa che all’inizio non era nemmeno immaginabile, benché evidentemente fondamentale”.

È vero, nelle zone terremotate necessita la ricostruzione di città e frazioni ma anche la rinascita dal punto di vista economico dei territori colpiti dalle scosse di oltre quattro anni fa. “Urge – secondo il Vescovo Pompili – una rigenerazione economica e sociale facendo, sì che i territori terremotati di Ascoli Piceno e Rieti, come gli altri, tornino appetibili. Altrimenti, le costruzioni che verranno materialmente fatte saranno solo cattedrali nel deserto. Governo e Amministrazioni locali devono in ciò fare la loro parte”.

Aggiornato il 26 gennaio 2021 alle ore 12:03