Emanuele Macaluso, addio a un grande uomo della sinistra del Paese

Se cerchiamo una definizione corretta del concetto di retrogusto nella degustazione dei vini scopriamo che una delle definizioni più corretta è la seguente: il retrogusto è quella sensazione che riesci a cogliere solo dopo una lenta degustazione, sono, cioè, quelle sfumature che all’inizio non riesci a sentire e ad apprezzare. In realtà è una sensazione che prova solo chi, da buon conoscitore, è in grado di distinguere lo spessore e la qualità di un vino. Ebbene, chi leggeva gli articoli di Nenè Macaluso, sin dagli anni Quaranta fino a poche settimane fa, rimaneva prima sconcertato perché riteneva quanto meno strano che un rappresentante storico, un rappresentante colto della sinistra del Paese pensasse e parlasse in un modo e con un approccio completamente diverso da quello posseduto da coloro che erano i responsabili storici e colti della sinistra ed in particolare del Partito Comunista Italiano prima, del Partito Democratico di Sinistra e del Partito dell’Ulivo dopo ed infine del Partito Democratico oggi. Lo sconcerto stava nel fatto che Macaluso era il risultato di ciò che la sinistra storica aveva prodotto nell’intero arco temporale del secolo scorso. E, dobbiamo anche ammetterlo, ma di politici come Nenè Macaluso, nella lunga storia del Partito Comunista e nelle sue varie fasi evolutive ed involutive, era rimasto solo Nenè Macaluso. E, come dicevo prima, era quasi immediata questa sensazione: dopo aver letto e dopo aver meditato o cercato di approfondire i suoi articoli o le sue dichiarazioni, automaticamente si vivevano quattro distinti effetti:

1– Si capiva subito che non erano considerazioni generiche ma erano, quasi sempre, denunce fastidiose soprattutto per chi era salito sul carro della sinistra “per comodità”;

2- Ci si convinceva di avere torto da sempre nell’aver interpretato il Partito Comunista Italiano come una enclave monolitica e questo perché Macaluso era estraneo a forme di interpretazione dogmatica degli eventi e della storia;

3– Si scopriva che la sua curiosità sulle dinamiche degli eventi in politica era tale da apparire, sempre nella logica del “retrogusto”, quasi lontana da una liturgia politica codificata quale quella di un Partito Comunista del ‘900;

4– Emergeva, in modo trasparente, una disponibilità a non sentirsi mai portatore di una verità consolidata ma solo di una possibile interpretazione della verità.

Per cui queste che ritengo, a tutti gli effetti, doti di un grande politico della sinistra ci pongono automaticamente due interrogativi: come mai il Partito Democratico non ha più al suo interno personaggi come Nenè Macaluso, cosa è successo e, soprattutto, perché sia successa questa distruzione di idee e questa perdita di una delle qualità essenziali quali la lungimiranza? Macaluso aveva 96 anni ma le sue idee, le sue intuizioni e le sue critiche non avevano età, ci si chiede come mai il Partito Democratico non abbia cercato di comprenderle e di ammettere la serie di errori commessi specialmente proprio negli ultimi anni?

Forse, e questo è davvero triste, gli attuali membri del Partito Democratico non hanno neppure capito quanto sia stato utile per la mia generazione un personaggio come Nenè Macaluso, uno che ci aveva convinto o almeno aveva tentato di convincerci che il Partito Comunista aveva al suo interno personaggi disposti ad aprire con noi socialisti un trasparente confronto dialettico; gli attuali membri del Partito Democratico non hanno capito quanto sia stato utile, sempre per la mia generazione, leggere delle forti autocritiche di Macaluso al proprio schieramento politico ed alla propria impostazione ideologica. In realtà, coloro che oggi sono all’interno del Partito Democratico non credo abbiano potuto gustare ciò che all’inizio definivo “retrogusto”. Peccato: ora che Nenè Macaluso è partito, gli attuali rappresentanti del Partito Democratico ci riempiranno di encomi e di rimpianti, dimenticando che Macaluso da tempo aveva capito di essere scomodo e di essere l’ultimo uomo di una bella sinistra del Paese. E quindi non di quella che alberga nell’attale Partito.

(*) Tratto dalle Stanze di Ercole

Aggiornato il 22 gennaio 2021 alle ore 13:18