“Servono misure più stringenti”: Cts mette alle strette il Governo

venerdì 16 ottobre 2020


Il Cts mette alle strette il Governo. “Alla luce dei nuovi dati emersi e della nuova fase servono misure più stringenti per far fronte al progressivo aumento dei contagi”. Questo quanto trapelato dal Comitato tecnico scientifico per giungere a provvedimenti più restrittivi in tempi rapidi che superino l’attuale Dpcm, anche in vista del week end. Tra le ipotesi avanzate, un ‘coprifuoco’ e la didattica a distanza almeno per le scuole superiori.

Le reazioni non si sono fatte attendere. Matteo Salvini, sul proprio canale Facebook, ha notato: “Gli italiani dal Governo si aspettano chiarezza e certezze, non supposizioni e idee. Un nuovo lockdown sarebbe un disastro non solo economico ma sociale e culturale. Tutti devono fare la loro parte. Cauti, attenti, prudenti, ma mai vittima del terrore e della paura”.

Intanto Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute per l’emergenza Covid e ordinario di Igiene generale e applicata alla Facoltà di medicina della Cattolica di Roma, da par sua ha detto: Le chiusure, nelle zone dove l’indice di contagio è superiore a 1, dovranno riguardare punti di aggregazione come circoli, palestre, ed esercizi commerciali non essenziali. Mentre lo smart working dovrebbe diventare la forma ordinaria di lavoro in tutto il Paese. Punto cruciale è la sicurezza nei mezzi di trasporto pubblico e il loro rafforzamento”.

Secondo quanto riferito dallo stesso Ricciardi, “le Asl non sono più in grado di tracciare i contagi, quindi la strategia di contenimento del virus non sta funzionando”. E ancora: “Il contact tracing non sta funzionando né manualmente, con le interviste ai positivi al virus sui loro contatti”.


di Redazione