Saviano scomunica Zingaretti: “Il Pd? Vapore acqueo”

“Il Pd è succube di una gravissima mancanza di identità politica. Non ha una posizione chiara sulle questioni più rilevanti. È vapore acqueo”. A dirlo è Roberto Saviano, in un’intervista a La Stampa in cui attacca il segretario dem Nicola Zingaretti, che “dà la costante impressione di camminare rasente i muri per non essere notato” e l’ex capo politico del M5s Luigi Di Maio. I decreti sicurezza, dice, “non li cambieranno mai perché il capo di fatto del Movimento, Di Maio, è intriso di una cultura profondamente autoritaria e xenofoba”.

Saviano spiega il suo tweet contro il Pd: “Non se ne può più di chi non ha una posizione su nulla e giustifica la propria esistenza da 25 anni prima in opposizione a Berlusconi e poi a Salvini. Indignandosi quando sono all’opposizione e lasciando tutto immutato (per meglio gestire il potere) quando sono al governo. È politica questa? A me pare arte della sopravvivenza”. “Al referendum sul taglio dei parlamentari, dopo la scelta della direzione del Pd, voterò convintamente No. E il mio sarà un voto contro questa classe dirigente”, sottolinea Saviano. “Non ho mai avuto alcuna aspettativa su questo governo. Poi è evidente che c’è, c’è stato e potrà esserci di peggio. Ma io non sono montanelliano, non mi piace turarmi il naso”, dichiara Saviano, secondo cui “era evidente che da questa alleanza solo il M5s avrebbe tratto vantaggio. Del resto se avesse continuato a governare con Salvini per altri due mesi sarebbe arrivato allo 0%. E a Di Maio nemmeno più il padre lo avrebbe votato dopo la pubblica gogna alla quale fu esposto, proprio dal figlio”. “Salvini lo si ferma superando le sue politiche e chiarendo ai cittadini l’orizzonte di sviluppo cui tende l’azione di governo”, sottolinea Saviano. Quanto all’aggressione subita dal leader della Lega, “ogni aggressione è terribile e avvelena il clima democratico”, commenta.

Aggiornato il 10 settembre 2020 alle ore 13:42