Caso Open Arms, Salvini: “Ho difeso l’onore del mio Paese”

giovedì 30 luglio 2020


Al Senato si vota sul Caso Open Arms. Matteo Salvini si dichiara “sereno. I senatori votino come credono”. In Aula si discute per votare sulla richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti del leader della Lega presentata dal Tribunale dei ministri di Palermo che lo accusa di sequestro di persona per aver bloccato lo sbarco dei migranti a bordo della nave della Ong. Ad aprire la seduta la relazione del forzista Maurizio Gasparri. “La Giunta per le immunità del Senato – ha ricordato – ha respinto la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini. Sul piano politico poi uno può esprimere tutte le sue idee, ma sul piano dell’azione di governo meditate”. Per Gasparri, “gli elementi sono molto chiari. Invito i colleghi a accogliere questa proposta che nega l’autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini”.

Pallottoliere alla mano, occorrono 160 voti: sulla carta voti di cui non dispone il leader della Lega, che potrà contare sui suoi 63 senatori, su quelli di Fratelli d’Italia (17) e su quelli di Forza Italia (56): in totale 136 no al processo. Per il sì al processo, invece il Pd (35) e il Movimento cinque stelle (95) e Leu (5). In totale, di partenza, 135 voti. A cui però si dovrebbero aggiungere i 18 dei renziani che in Giunta, lo scorso 26 giugno, non hanno partecipato al voto, riservandosi una ulteriore valutazione in vista del voto in Aula.

Per il segretario della Lega, il suo “problema sarà spiegare stasera ai miei figli che il papà non è un delinquente, un assassino. Ho fatto il mio dovere, questo è agli atti. Chiedete a Pd e M5s se ritengono normale attaccare gli avversari per via giudiziaria e non per via politica”. L’ex ministro dell’Interno ricorda poi “come io, i miei avversari politici, Monti, Fornero e gli altri li ho combattuti politicamente”. Il leader leghista si ritiene “tranquillo”, perché ha “difeso i confini e l’onore del mio Paese. È assurdo andare a processo ma se devo andare andrò. Rischio 15 anni di carcere per aver difeso il mio Paese? Ne sono orgoglioso. Ma è ridicolo”. Durante la discussione in Senato Salvini ha sottolineato: “Su Open Arms prendemmo una decisione collegiale con i ministri dei Trasporti e della Difesa”. Il leader del Carroccio attacca la maggioranza giallorossa. “Se vogliono intimorire la Lega con un processo politico alla Palamara – ha detto – non ci riusciranno. Sequestro di persona? Ridicolo. Questo processo è ridicolo e in questo Paese è urgente più che mai una riforma della giustizia e la separazione delle carriere tra giudici e pm. Ho persino letto di intercettazioni di magistrati che avrebbero detto Salvini fa bene ma dobbiamo fermarlo lo stesso”.

La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni interviene sul caso Open Arms attraverso un post su Facebook. “Processare Matteo Salvini – scrive – per aver difeso i confini italiani dall’immigrazione illegale è semplicemente scandaloso. Fratelli d’Italia voterà compattamente, e convintamente, contro l’autorizzazione a procedere. La sinistra impari a battere i suoi avversari nelle urne, se ne è capace. Forza Matteo”.

Matteo Renzi sostiene di avere letto “le carte”. “Noi che abbiamo votato a favore e ci accingiamo a votare nuovamente a favore – ha detto il leader di Italia viva – non abbiamo cambiato idea. Se vi fosse una richiesta di autorizzazione a procedere non già contro l’ex ministro dell’Interno ma contro l’ex ministro dei Trasporti voteremmo allo stesso modo per l’autorizzazione a procedere. La strumentalizzazione di un barcone è fatto politico, che sia reato o no non sta a noi valutarlo”.


di Manlio Fusani