“Bonafede si prende una tragica responsabilità sulle carceri”

giovedì 9 aprile 2020


“Il ministro Guardasigilli Alfonso Bonafede non ha voluto sentire ragioni sull’emergenza Covid-19 nelle carceri italiane che rischiano di trasformarsi in altrettanti focolai del virus esattamente come le case di riposo. Ne prendiamo atto. Si prende lui ogni responsabilità, anche eventualmente tragica, su questa cosa se dovesse degenerare. Per una volta mi auguro che abbia ragione così come mi augurerei di vincere alla lotteria”. Carmelo Miceli, componente delle Commissioni Giustizia e Bicamerale Antimafia della Camera dei deputati, nonché responsabile nazionale del settore sicurezza del Partito democratico, la pensa così.

Onorevole Miceli, qui va a finire male o mi sbaglio?

Mai come questa volta, io che mi trovo sempre in netto disaccordo con questo ministro. Devo augurarmi per il bene di tutti che abbia ragione lui. Altrimenti nemmeno oso immaginare cosa potrebbe avvenire nelle carceri e nelle città che le ospitano”.

Ma che vi ha detto Bonafede?

Che lui è convinto che bastino le sue misure per il distanziamento sociale nelle carceri e che non ci saranno problemi epidemiologici e che soprattutto non intende varare quello che la gente recepirebbe come uno svuota carceri.

La solita propaganda?

Giudichi lei. Io dico che al Senato verrà votato così com’è, anche perché viene messa la fiducia ma a Montecitorio la battaglia per la salute, l’umanità e il garantismo continuerà. Non oso pensare che tipo di condanne potrebbe infliggerci la Cedu (Corte europea dei diritti dell’uomo) se dovessero morire altri detenuti in carcere per il Covid-19 e ancora di meno oso immaginare le cause di risarcimento milionarie, magari addirittura class action, che potrebbero essere intentate all’erario.

Bisognerebbe invece osare immaginare che ogni carcere potrebbe trasformarsi in una bomba pandemica come sono diventate le case di riposo, tanto per fare un esempio.

Anche di quello abbiamo parlato con Bonafede, lo abbiamo scongiurato. Ma non ha voluto sentire ragione. Vorrà dire che si prenderà la responsabilità anche dello scoppio di nuovi focolai di infezione.

Anche di focolai che chi lavora in carcere potrebbe portare nei quartieri delle città dove vive: 230 carceri in 230 città trasformate in altrettante zone rosse. Dopo un mese e mezzo di chiusura sarebbe il colmo.

Appunto. Lo abbiamo fatto presente ma non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire.


di Dimitri Buffa