Giorgia Meloni mette le carte in tavola. Il candidato sindaco di Roma del centrodestra deve essere espressione di Fratelli d’Italia. “Sicuramente – sottolinea la leader della destra – Fdi ha tutte le carte in regola per esprimerlo. Poi bisogna ragionare insieme, occorre trovare un nome efficace, vincente, e in grado di governare”. La presidente di Fratelli d’Italia parla ai microfoni di Rtr 99.

“Chiunque dovrà governare Roma – sottolinea – si troverà a ereditare la giunta Raggi. Speriamo che alla fine regga almeno il Colosseo. Se ho un nome in testa? Almeno due”, replica la Meloni.

L’intervista si sposta sul piano europeo. “Sono molto contenta delle relazioni che Fdi sta costruendo sia a livello europeo. Come Fdi siamo presidenti insieme ai polacchi del gruppo dei Conservatori europei, che è una delle famiglie più importanti in Europa e che, secondo me, si potrebbe allargare nei prossimi mesi anche con altri partiti conservatori e sovranisti che guardano a noi con interesse. Stiamo costruendo una rete di contatti anche con i repubblicani, conservatori, sovranisti di mezzo mondo perché le battaglie che combattiamo, con le dovute differenze, sono le stesse”.

Quanto alle vita del governo giallorosso, la Meloni non ha dubbi. “Secondo me – chiosa – alla fine il governo non tiene. L’emergenza è un fattore di sospensione delle crisi interne, ma il governo in condizioni normali non tiene. Non per Renzi, che sta bluffando e nessuno lo considera ormai credibile ma quando ci sono fibrillazioni quotidiane allora vuol dire che non produci risposte e siccome ci sono problemi drammatici da affrontare”.

Ma per la leader di Fdi, “se pure questo governo non ce la facesse c’è l’80 per cento dei parlamentari che non vuole andare a casa e quindi non so cosa accadrà. Ma non è vero che non si può votare. Siccome tutti sanno che vince al referendum il sì noi possiamo fare già oggi una legge che ridisegni i collegi così che dopo il 19 marzo abbiamo una legge già pronta”.

Aggiornato il 26 febbraio 2020 alle ore 13:42