Che il Conte bis non conoscesse la salute si sapeva bene, in fondo questo governo è nato morto, non fosse altro che di paura, quella del voto e un esecutivo venuto al mondo per la tremarella esponenziale del sentimento elettorale, non ha futuro in termini. Tanto è vero che seppure tenendo duro il Conte bis è in agonia costante e ogni decisione o la rimanda oppure la ritratta fino a peggiorarla malamente sempre sulle spalle e danno della gente.

Sorprende infatti, e lo diciamo ovviamente con rispetto, che il Capo dello Stato riesca ad avere tanta pazienza perfino di fronte all’evidenza disarmante e quotidiana di una lotta fratricida e senza quartiere sia nel governo e sia nella maggioranza. Insomma ci si chiede a cosa serva e quale garanzia possa dare al Paese un governo di scopo ma senza scopo, un governo di salvezza ma senza salvezza, un governo per l’Italia ma senza gli italiani, visto che la maggioranza del paese vorrebbe votare ora e una coalizione opposta a quella di governo.

Oltretutto l’agonia perenne del Conte bis, almeno dai sondaggi, anziché l’opposizione logora la maggioranza, tanto è vero che il distacco fra centrosinistra e centrodestra è aumentato ulteriormente. Per farla breve sarebbe il primo caso di un potere che logora sé stesso, infatti i grillini corrono verso l’estinzione e Renzi perde terreno progressivamente, eppure anziché dire basta e andare al voto, si insiste nel tirare avanti l’agonia trasformando tutto in una sorta di follia.

Del resto come si potrebbe definire la quotidiana sfida fra Conte e Renzi, le minacce continue di sfiducia, il voto di Italia Viva con le opposizioni, le provocazioni giornaliere dell’ex Premier verso Bonafede, le dichiarazioni di disistima fra i leader di maggioranza, se non è follia politica cosa è? Ecco perché parliamo di agonia perenne accompagnata da una sorta di schizofrenia politica interna all’esecutivo e all’alleanza, alla faccia della fase due per il rilancio, alla faccia del bene del paese, alla faccia della recessione, alla faccia di una situazione che si aggrava per l’Italia.

Perché sia chiaro mentre il quadro dell’economia peggiora in tutti i sensi e servirebbero scelte coraggiose, rapide e chiare nel governo si pensa a litigare e minacciare, si pensa a come fare per ingaggiare qualche peones disperato per mantenere la maggioranza dei numeri al Senato. Per carità gli annunci non mancano, il piano straordinario per il Sud, la grande riforma fiscale, la cura da cavallo per la crescita, salvo che andando a vedere, a spulciare nelle cose, ci si accorga sia delle nebulose e delle pagine da libro delle favole meravigliose, fanfaluche insomma.

A partire dal fisco è tutta una risata con l’iva che solo adesso andrebbe rimodulata, con qualche detrazione da stornare e alcune aliquote da cambiare, con l’inserimento di nuovi bonus per qualcuno compensati dai malus per qualcun altro, sarebbe questa la grande riforma giallorossa. Eppure nel paese di fisco si muore, si scappa, si fugge altrove, è fresca la notizia che anche il colosso della Campari trasferirà la sede in Olanda, in Italia di fisco si impazzisce per i calcoli, per il carico, per i metodi riscossivi usurari, per la quantità infinita di balzelli e di adempimenti.

In Italia si vive ossessionati dalla fiscalità e dalle sue scadenze ininterrotte visto che non passa mese con qualche tassa da pagare e in modo sempre più complicato, fra tasse centrali e locali, canoni in bolletta, acconti e contro acconti, bolli e imposte sui servizi, una trasfusione di risorse e di sudore. Ecco perché viene il sorriso, seppure amaro, a sentire il Conte bis parlare di riforma delle tasse, quando al contrario non solo le aumenta ma le complica pure, pur di mantenere in piedi una macchina Statale infernale che costa una follia e non giova a niente se non a qualche voto in più.

La verità è che un governo in agonia non ci può stare, non può sapere cosa fare e dove andare, non può essere la salvezza di nessuno se non delle poltrone in parlamento, è ora che finisca questo tormento figlio solo dell’ipocrisia e dello spavento.

Aggiornato il 20 febbraio 2020 alle ore 09:56