Giustizia, Ermini: “I processi devono essere più brevi”

lunedì 17 febbraio 2020


Secondo David Ermini è intollerabile la lunghezza dei processi. Il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, in un’intervista a Repubblica, sostiene che il cittadino debba “poter contare su un processo breve e giusto”. La presidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia ieri ha affermato che “la giustizia deve sempre esprimere un volto umano”. Ermini è d’accordo nel dire che “la giustizia non può essere vendetta”, sentimento che “non è compreso tra quelli contenuti nella Costituzione: non deve essere confusa la giusta pretesa punitiva dello Stato con la vendetta”.

Ermini ammette che, “talvolta, i ritardi della giustizia, e quindi alla fine una giustizia ingiusta, possano comportare un sentimento nei cittadini che va ben oltre la legittima pretesa punitiva dello Stato e rischia di apparire più simile alla voglia di vendetta. Per evitare che esplodano questi sentimenti – sottolinea – bisogna che lo Stato garantisca un sistema di giustizia celere, improntato sulla massima efficienza, sull’autorevolezza, sull’equilibrio e sul buon senso”.

Il vicepresidente del Csm torna ad affrontare il tema della prescrizione. Un tema che rischia di mandare in tilt il governo giallorosso. “È evidente – sostiene Ermini – che con la riforma della prescrizione, in un modo o in un altro, non si risolve il problema della giustizia penale. Si tratta di riforme che devono essere condivise, non possono essere di una sola parte, né tantomeno possono diventare terreno di scontro politico. Questa fase dev’essere superata, perché ormai la giustizia ha bisogno di così tante riforme e di così tanto tempo per poterle sviluppare ed approvare, che non si può assolutamente pensare di cambiare tutto ogni volta con il cambio della maggioranza”.


di Manlio Fusani