Ma giustizia celere da chi? Dal partito di Bibbiano e dei Gay Pride?

Tra molte polemiche il Consiglio dei ministri ha lanciato il lodo Conte bis sulla riforma del processo penale e sulla prescrizione, che ora dovrà affrontare le Camere, dove si annuncia un iter che potrebbe portare alla crisi per il dissenso di Italia viva di Matteo Renzi. In una conferenza stampa il premier Giuseppe Conte e il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede hanno spiegato i passaggi della riforma insistendo sull’accelerazione dei tre gradi del processo e sull’inserimento di nuovi magistrati, giudici e personale giudiziario. Fin qui tutto bene, si fa per dire. Cioè fin qui le buone intenzioni, poi sono arrivate le critiche a Renzi, che ha ritirato i suoi ministri e ha spiegato che non voterà mai il lodo Conte bis, dopo che è stato bocciato il suo lodo Annibali. Come districarsi per capire chi ha ragione, chi ha torto e cosa accadrà? Cioè, cosa si nasconde dietro?

Ammesso che il contenuto della riforma fosse del tutto coerente e nell’interesse di chi deve affrontare i processi scalzando illegalità e furbizie, insomma se fosse quella giustizia certa e celere auspicabile e se fosse veramente che saranno assunte nuove forze e che in quattro anni si risolvono tre gradi di giudizio per cui far cadere la prescrizione sarebbe corretto, ammesso che questa sia la legge uguale per tutti, ma chi la esercita? Ve lo siete chiesto? Perché è questo il punto. Qui è il lupo travestito da giurista che vuole mangiarci in un boccone.

Chi propone questa riforma è la peggiore forza giustizialista, negazionista, estremista che l’Italia moderna abbia conosciuto. Quella stessa illegittima compagine forcaiola che vuole battere Matteo Salvini non nelle urne, ma inventandosi un reato assurdo come “il sequestro di persona” semplicemente perché l’allora ministro della Giustizia ha fermato gli sbarchi col paese a un passo dal baratro umanitario. Cioè sono i fans di Carola dei clandestini contro l’Italia di Salvini dai confini difesi, il partito armato della sinistra contro il paese. Con Conte e i 5 stelle caduti nel sacco. E chi dovrebbe esercitare la giustizia celere e far scattare le manette? Loro. Cioè un Pd che Pd non è più, estremista e violento, che avendo perso tutto nelle urne procede per colpi di mano. E quali democratici sono costoro che ingannano, ribaltano, spargono odio e violano la democrazia? Sono quelli dei Gay Pride, i figli di papà eccentrici e degli estremismi armati, i gretini del pianeta, le sardine programmate con le variabili arcobaleno gender, transgender e Lgbt, convinti di fare bene mentre affondiamo in crisi, caos e un virus come il colera. Ma è carnevale dove ogni scherzo vale? Giuseppe Conte e Alfonso Bonafede non sono mostri, ma sembrano non capire che le poltrone a cui sono incollati sono le stesse, però cambiano le persone con cui si sta al governo. E loro sono passati dalla costituzionalità all’aberrazione. Quello che guidano è un governo fatto da impostori, loro compresi a questo punto, perché non si può legittimare una maggioranza che non ha consenso nel paese per poi presentarsi col compitino fatto sul processo che vola e neppure sulle 500 nomine o sui nuovi cantieri in mano a mentalità contorte e pericolose.

Il lodo Salvini, cioè la vergogna più vergogna, è l’unico da seguire. Ossia aiutare un ex ministro della Repubblica, prima vittima della giustizia che ci vorrebbero rifilare, e il centrodestra più ampio possibile affinché si possa riportare il senno e la stabilità morale oltre che democratica. La destra ci pensi bene stavolta a fare la consociativa, a tramare dietro o inseguire personalismi, perché non è più la strategia della tensione dei rossi e neri, siamo assai oltre. Pensate a quello che accadrebbe agli altri se il leader della Lega è già stato fustigato solo per aver citato il bene dei suoi figli come parametro del bene comune. Ma questo, amici, è il partito di Bibbiano, delle nuove star politiche che amano “tanti uomini tante donne e tante ragazze” e dunque che ne sanno di figli, dei Roberto Benigni di un dio inferiore che ha inventato le orge e di quella parte della società che ha realizzato non il bene delle donne ma un femminismo mortale.

Le ragioni per cui Renzi non voterà categoricamente sono le sue, le ragioni di tanti sono variegate, ma la ragione vera secondo me è questa. Perché questa gente, che agita gli spauracchi e pretende l’ingiustizia, non si accorge manco del colera quale è lo stato di emergenza decretato, e mentre il mondo è in bilico sulla paura, a nulla valgono le immagini dalla Cina, e poi dicono di amare i cinesi, ridono e fanno gli outing personali dei loro incroci sessuali sbarcando schiavi clandestini di ogni razza. Hanno molto bisogno di aiuto, ma non di essere assecondati.

Aggiornato il 14 febbraio 2020 alle ore 12:20