Regionali, scontro a distanza tra Conte e Salvini

Dopo le Regionali, va in scena il duello verbale tra Matteo Salvini e Giuseppe Conte. Il premier, pur ribadendo il carattere “locale” del voto, non ha risparmiato una stoccata all’ex ministro dell’Interno. “Non ho cambiato idea – ha affermato Conte – avevo detto che sono appuntamenti elettorali regionali anche se per carità possiamo anche dare loro dei significati politici”. Dopodiché è arrivato l’affondo al segretario della Lega: “C’è stato chi – ha sottolineato il premier – ha inteso fare di questo appuntamento elettorale, impropriamente, un referendum contro o pro il governo nazionale. Mi riferisco a Salvini. È lui ad uscire come il grande sconfitto di questa competizione. I cittadini lo hanno inteso come referendum su di lui”.

Ovviamente la replica del capo del Carroccio non è tardata ad arrivare. “Rifarei tutto, anche il citofono. Vive male quel signore, vive di rabbia, di odio. Se lui si alza la mattina con l’incubo di Salvini è un problema suo. Ritengo che alcune battaglie, come la lotta alla droga e alla mafia, non abbiano colore politico”.

Ma Conte, intervistato ieri sera da Lilli Gruber, ad Otto e mezzo, su La7, ha detto che “la rabbia è un sentimento che non mi appartiene, lui è molto abile dal punto di vista comunicativo. Salvini è come quei giocatori che fanno fallo e si buttano per terra per dire che gli hanno fatto fallo. Lui insulta e si butta per terra per dire sono stato insultato. Nessun odio, né rancore”.

Lo scontro continua. Non c’è alcun dubbio. Siamo solo alla prima di una serie di puntare.

 

Aggiornato il 28 gennaio 2020 alle ore 16:55