Regionali, Crimi (M5s): “Non ci arrendiamo, stiamo uniti”

Il Movimento cinque stelle è crollato. Quasi scomparso. Le Regionali in Emilia-Romagna e in Calabria certificano una débâcle storica. Poco prima del voto il capo politico Luigi Di Maio ha fatto un passo indietro, sostituito da Vito Crimi. Secondo il “gerarca minore”, come lo apostrofava una maestro del giornalismo come l’ex direttore di Radio Radicale Massimo Bordin, “il voto delle Regionali ha sempre visto il Movimento raccogliere risultati inferiori rispetto alle tornate nazionali, ma va riconosciuto che in Calabria ed Emilia-Romagna i risultati sono stati inferiori alle aspettative”.

È stato questo il commento del reggente pentastellato su Facebook. “Questo – ha aggiunto – non ci induce ad arrenderci: semmai è vero il contrario. Abbiamo già avviato il lavoro di organizzazione che ci consentirà un maggiore coordinamento”. Crimi sostiene che sarà necessario “restare uniti, non lasciarsi irretire da facili sirene. Ogni volta che un risultato elettorale non ci sorride sento partire il solito coro che scandisce all’unisono: il Movimento è finito, è in ginocchio, sta scomparendo. In più, questa volta, viene dato per scontato il ritorno del bipolarismo, come se le elezioni in due regioni equivalessero al voto nazionale. A volte ci si trova a dover scegliere tra il consenso e il bene dei cittadini, non sempre le due cose coincidono. C’è la ricerca del facile consenso, quello di chi ad agosto fugge dalle responsabilità che si era assunto nei confronti dei cittadini italiani”.

Secondo Crimi, “poi c’è il consenso guadagnato con il sudore, che richiede tempo, pazienza e resistenza. Il consenso che arriva solo attraverso il lavoro incessante, la progettualità a medio e lungo termine, la capacità di immaginare e costruire il nostro futuro. Abbiamo sempre scelto la seconda strada, lavorando per introdurre finalmente quelle misure di equità e giustizia sociale che il nostro Paese attendeva da decenni. Quello che stiamo facendo e continueremo a fare contribuirà a renderà questo Paese migliore e più vivibile. Ci vorrà tempo, ma il consenso arriverà e non sarà effimero, ma il risultato di un buon lavoro”, conclude Crimi.

Aggiornato il 27 gennaio 2020 alle ore 14:14