M5s, si profila la “sfiducia” a Di Maio

Un documento per sfiduciare Luigi Di Maio. Il testo sarebbe già pronto. Si tratterebbe del risultato dell’incontro che si è tenuto l’altro ieri sera, alla Camera. Presenti i 14 capigruppo nelle diverse commissioni del Movimento 5 stelle. Come scrive Repubblica oggi, dopo la riunione, un messaggio sarebbe stato recapitato direttamente al leader grillino. “Se i toni non cambiano, se a guidare le danze dev’essere Alessandro Di Battista e i retroscena che ci danno pronti per il voto non vengono smentiti, faremo firmare a tutti un documento per sfiduciare il capo”.

Intervistato stamattina da Radio Capital, Di Maio ha detto che “su 320 parlamentari ce ne sono una decina spaventati quando alzo la voce. E io non rinuncio alle nostre battaglie perché qualcuno è spaventato per il destino della legislatura. Vengano allo scoperto”. Dopodiché, il ministro degli Esteri grillino ha difeso Di Battista, da molti sospettato di tramare per favorire la caduta del governo.

“È sacrosanto – ha detto Di Maio – che nel movimento non tutti siano d’accordo con me, però trattare Alessandro come un corpo estraneo al movimento mi fa male, abbiamo costruito un pezzo di movimento insieme e se parla di togliere le concessioni a Benetton e dice che non possiamo firmare al buio un trattato internazionale come il Mes, io credo che vada sostenuto”. Quanto all’ipotesi di crisi, Di Maio ha voluto essere chiaro: “Basta complottismi, non vogliamo far cadere il governo. Quando si legge quello che dice Renzi, davvero si pensa che sia il Movimento a voler far cadere il governo? Non lo avremmo fatto partire”.

Aggiornato il 06 dicembre 2019 alle ore 16:44