Ex Ilva, ispezione dei Carabinieri su bonifica e sicurezza sul lavoro

Ispezione dei Carabinieri all’ex Ilva di Taranto. I militari vogliono verificare la situazione dello stabilimento in merito alle indagini avviate dopo l’esposto dei commissari. Si tratta delle operazioni di bonifica nel sito, le attività di manutenzione e la sicurezza sul lavoro. L’obiettivo, si apprende da fonti giudiziarie, è quello di “fare una fotografia dei luoghi per verificare le condizioni dello stabilimento secondo quello che è emerso dall’esposto dei commissari straordinari”.

Alle indagini collabora anche l’Istituto per la protezione ambientale. Il 18 novembre l’attività investigativa, in cui si ipotizzano i reati di distruzione di mezzi di produzione e appropriazione indebita, era sfociata in un’ispezione della Guardia di Finanza. In quell’occasione, negli uffici dell’acciaieria, sono stati acquisiti e sequestro dei documenti, supporti informatici e cellulari.

Intanto, le Procure di Milano e Taranto hanno dato il via alle indagini parallele sul caso dell’ex Ilva, con lo scambio di atti istruttori. L’indagine milanese ipotizza i reati di distrazione di beni dal fallimento e di aggiotaggio informativo, oltre a un fascicolo autonomo per omessa dichiarazione dei redditi su una società lussemburghese di ArcelorMittal.

Giuseppe Conte ha detto nel corso del Consiglio dei ministri che “con ArcelorMittal si può iniziare a trattare se l’azienda annuncerà la sospensione della procedura di revoca dal contratto sull’ex Ilva avviata in tribunale”. Il premier ha ribadito: “Domani con il signor Mittal sarò chiaro: la trattativa riparte solo a condizione che gli indiani rinuncino al recesso dal contratto e che la smettano di chiedere cinquemila esuberi”.

Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa sulla questione dell’ex Ilva è stato prudente. “Facciamo lavorare in questo momento, col giusto riserbo, il premier Conte che ha sul tavolo tutto ciò che ciascuno di noi gli ha dato nell’ambito delle proprie competenze”.  Costa, intervenuto all’undicesimo convegno nazionale di Legambiente, ha dichiarato che questo è “il tempo del coraggio. È un momento delicato, facciamolo lavorare e auspichiamo il meglio ovviamente per Taranto”.

La ministra dei Trasporti e delle Infrastrutture Paola De Micheli ha detto all’Ansa che “il governo al 100 per cento è impegnato per la città di Taranto e poi siamo tutti impegnati in questa vicenda legata all’Ilva”. Per la ministra ci sono tre punti fermi: “L’azienda deve continuare a produrre acciaio. Poi, il lavoro per noi è sacro e quindi i lavoratori avranno tutte le tutele, il sostegno e il governo è al loro fianco affinché possano continuare a lavorare. Infine, non si torna indietro sulla de-carbonizzazione”. De Micheli ha spiegato che il piano di de-carbonizzazione “prevede anche il sostegno pubblico e deve andare avanti”.

Aggiornato il 22 novembre 2019 alle ore 17:28