Manovra: Ue ammonisce l’Italia, polemiche sul Mes

L’Unione europea dà il via libera alla Legge di Bilancio ma esprime perplessità sui conti pubblici. Il semaforo più che verde sembra giallo. Secondo la Commissione europea, la Manovra italiana “pone rischi di non rispetto del Patto di stabilità, ovvero potrebbe portare ad una deviazione significativa dal cammino verso il rispetto dell’obiettivo di medio termine”.

Bruxelles è seriamente preoccupata dall’alto debito italiano. Persiste il rischio di “non rispetto del benchmark di riduzione del debito”. Sotto la lente d’ingrandimento della Ue, oltre al nostro Paese figurano anche Belgio, Spagna e Francia. Il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis ha detto che “non rispettano la regola del debito. E non hanno usato a sufficienza le condizioni economiche favorevoli per mettere in ordine i loro conti pubblici. Nel 2020 pianificano o nessun significativo aggiustamento o addirittura un’espansione. Questo preoccupa perché i debiti molto alti limitano la capacità di rispondere agli shock economici e alle pressioni del mercato”.

Intanto, nuove polemiche sulla riforma del Meccanismo europeo di stabilità. Si tratta del cosiddetto Fondo salva-Stati (in inglese European Stability Mechanism, Esm), un’organizzazione internazionale a carattere regionale nata come fondo finanziario europeo per la stabilità finanziaria della zona euro.

Giuseppe Conte replica a Matteo Salvini rispetto all’allarme lanciato dal leader leghista. Il premier, che riferirà in Senato il 10 dicembre, ha detto che “oggi abbiamo scoperto un negoziato in corso da un anno. Il delirio collettivo sul Mes è stato suscitato dal leader dell’opposizione, lo stesso che qualche mese fa partecipava ai tavoli discutendo di Mes, perché abbiamo avuto vertici di maggioranza con i massimi esponenti della Lega, quattro incontri e ora c’è chi scopre che era al tavolo a sua insaputa”.

Per il presidente del Consiglio “ci si meraviglia che lo stesso partito che partecipava a vertici di maggioranza sul tema scopra l’esistenza del Mes e gridi allo scandalo: questo è un atteggiamento irresponsabile. Come i cittadini pretendono dal governo un atteggiamento responsabile, così io pretendo un’opposizione seria, credibile, perché difendiamo tutti gli interessi nazionali, altrimenti è un sovranismo da operetta”.

La risposta di Salvini è durissima. “Il signor Conte – afferma l’ex ministro dell’Interno – è bugiardo o smemorato. Se fosse onesto direbbe che a quei tavoli, così come a ogni dibattito pubblico, compresi quelli parlamentari, abbiamo sempre detto di no al Mes. Non è difficile da ammettere e del resto, se necessario, ci sono numerose dichiarazioni a testimonianza della contrarietà espressa da tutti i componenti della Lega, ministri compresi, su questo argomento. Cosa teme il presidente del Consiglio? Ha forse svenduto i risparmi degli italiani?”.

Luigi Di Maio era intervenuto sul Mes, con un’intervista in apertura del Corriere della sera. “Il premier – aveva detto il leader grillino – non ha firmato nulla e il vertice che i parlamentari M5s chiedono non è contro di lui, ma è giusto fare il punto”. Per il ministro degli Esteri, “una riforma del Mes che stritola l’Italia non è fattibile”.

Aggiornato il 20 novembre 2019 alle ore 17:42