Trenta si arrende: “Mio marito ha rinunciato alla casa”

Elisabetta Trenta, schiacciata dalle polemiche, si arrende. L’ex ministra della Difesa grillina è stata travolta a causa di quell’alloggio di servizio (in via dell’Ambaradan, zona San Giovanni, a Roma) passato da lei (con casa di proprietà in zona Pigneto), al marito militare. Un privilegio rivendicato in virtù della regolarità delle procedure, 180 metri quadrati in centro nella Capitale, per 540 euro al mese, composto da doppio salone di rappresentanza, quattro camere, due bagni, cucina con terrazza e posto auto nel garage condominiale.

Naturalmente, il caso ha destato il clamore mediatico suscitando l’indignazione dello stesso Movimento Cinque Stelle. “Mio marito – sostiene la Trenta intervistata da Radio 24 – che è il titolare dell’alloggio, pur essendo tutto regolare e non essendoci nulla che ci debba far sentire in imbarazzo, per salvaguardare la serenità della famiglia, sta presentando istanza di rinuncia per l’alloggio, l’ha già fatto. Spero che questo atto di amore serva a tacitare la schifezza mediatica che è caduta su di me”.

L’ex ministra non nasconde la propria amarezza: “Lasceremo l’appartamento nel tempo che ci sarà dato per poter fare un trasloco e poter rimettere a posto la mia vita da un’altra parte”. Ma la Trenta pretende “rispetto” per sé. “Sono una donna di Stato e ho fatto dell’etica la base della mia vita”.

Non si è sentita tutelata dai pentastellati. Lo stesso Luigi Di Maio non le risparmiato delle critiche. “Non sono stata trattata bene ma nei valori del M5s ci credo, non ho nessuna intenzione di lasciare il Movimento. Mi è dispiaciuto che prima di parlare e giudicare nessuno mi ha chiamata per chiedermi come stanno le cose. La mia faccia è pulita, non smetterò di fare politica e di essere del Movimento. Ma forse una pausa di riflessione me la prendo, non ho deciso nulla. Credo che Di Maio, con cui ho parlato, abbia capito le mie ragioni. Io sono un militare e so che prima di comandare le persone ci si parla, so che un comandante difende i propri uomini”.

Aggiornato il 19 novembre 2019 alle ore 12:55