Venezia, piazza San Marco invasa dall’acqua

A Venezia è tornato il panico. Le sirene hanno scandito l’allarme massimo. La Basilica di San Marco, già allagata, è stata chiusa. L’Ufficio Meteo del Comune di Venezia ha rilevato, alle 11.26 che la marea ha raggiunto una punta massima di 154 centimetri alla Punta della Salute. Dopodiché è scesa progressivamente.

“Chiudiamo la piazza – ha detto il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro – per non mettere a rischio l’incolumità delle persone. Siamo ancora in uno stato di emergenza, a breve aprireremo un fondo per le donazioni. Ringrazio tutte le persone che si stanno dando da fare, peccato che proprio qui in piazza c’è anche chi vuole girare un film e in questi casi non c’è niente di peggio della speculazione”.

Il ministro dem della Cultura Dario Franceschini nel corso di un sopralluogo a piazza San Marco ha verificato personalmente la situazione d’emergenza. “Sono qui – ha detto – per cose operative, non per fare passerelle. Bisogna capire i danni enormi al patrimonio culturale, di persona si capisce il reale disastro. Serve un impegno enorme dello Stato e di tutta la comunità italiana a sostegno di Venezia, non solo perché è un simbolo ma perché qui è danneggiata la vita di migliaia di persone e di imprese. È un impegno che è partito ieri con le prime misure per l’emergenza, ma deve proseguire in modo strutturale nel tempo”.

Franceschini ha detto che è stato “presentato un emendamento che consente di estendere l’art bonus, l’incentivo fiscale per chi dona per il recupero dei beni culturali, anche a tutto il patrimonio ecclesiastico di Venezia”.

Mentre Matteo Salvini ha visitato la cripta San Marco invasa dall’acqua, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato al Corriere della Sera di aver convocato per “il 26 novembre un ‘Comitatone’ interministeriale per la salvaguardia di Venezia, nel corso del quale verrà discussa anche la governance per i problemi strutturali della città, come quello delle grandi navi e del Mose. Anche il sindaco sarà nominato commissario in relazione allo stato di emergenza che ieri abbiamo deliberato in Consiglio dei ministri”.

Aggiornato il 15 novembre 2019 alle ore 17:20