Salvini: “I preti devono dire Messa non fare politica”

A due giorni dal voto in Umbria, Matteo Salvini attacca sacerdoti, insegnanti e magistrati. Il leader della Lega lancia la sua invettiva durante un’iniziativa elettorale vicino a Perugia. “Sogno un Paese – sostiene – dove i preti fanno Messa e non politica, dove gli gli insegnanti fanno lezione e non politica, dove i magistrati fanno le sentenze e non politica”.

Poi attenua i toni: “Mi porto via dall’Umbria testimonianze di affetto da tantissime donne e uomini di Chiesa che ci dicono di non mollare perché siamo sulla strada giusta”. Ma l’ex ministro dell’Interno torna ad inveire quando commenta l’alleanza giallorossa: “Sono proprio disperati. Hanno capito che quello di domenica è un voto politico e sanno che prenderanno una mazzata che se la ricorderanno per cinquant’anni. Li spianiamo. Indicono una manifestazione – chiosa Salvini – il penultimo giorno della campagna elettorale, dopo che è stato annunciato lo sciopero dei trasporti. E Renzi fa sapere che la cosa non lo riguarda…Fantastico”.

Salvini è convinto di vincere le elezioni in Umbria. “Basta pure lo 0,1 in più per vincere. Si vince anche con un gol all’ultimo secondo della partita, ma non è questo il nostro caso. Io so che riempio le piazze e quando vado a visitare un’azienda o faccio un incontro non dico di chiudere le porte come fa Conte, l’uomo della pochette e dal ciuffo tinto. È andato da Cucinelli, il re del cachemire, questa è proprio la sinistra al caviale. Loro sono radical chic, io invece sto in mezzo al popolo, questa è la differenza politica e culturale”.

Aggiornato il 25 ottobre 2019 alle ore 12:29