Manovra, il governo prova a convincere l’Ue

mercoledì 23 ottobre 2019


Il governo giallorosso replica a Bruxelles. La lettera dell’Unione europea ha avanzato dei dubbi sui parametri relativi alla riduzione del debito contenuti nella Manovra. Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ora prova a convincere l’Ue. Via XX Settembre abbassa le previsioni sulle entrate che riguardano l’evasione fiscale. Secondo le stime dell’esecutivo giallorosso, dalla lotta agli evasori sarebbero dovuti arrivare circa sette miliardi.

Tuttavia, Pierre Moscovici, commissario uscente agli Affari economici, ha dichiarato che “nessuna crisi è in corso con l’Italia”. La lettera non chiede alcuna modifica al nostro Paese. “Questa lettera è diversa da quella indirizzata al governo italiano l’anno scorso”, ha aggiunto.

Il disegno della legge di Bilancio non è ancora chiuso, ma una volta operata una sintesi non si può riaprire, non può essere stravolta”, ha sottolineato Giuseppe Conte. “Non temo il conflitto parlamentare”, ha aggiunto il premier. In attesa della risposta ufficiale, il premier ha fornito già una prima rassicurazione. Conte ha dichiarato di non essere “assolutamente preoccupati. È una normale interlocuzione con Bruxelles alla quale non ci sottrarremo”.

Il presidente del Consiglio ha sottolineato che “lo spread si è ridotto in questa ultima parte del 2019 e ci permetterà di risparmiare fino a 18 miliardi di euro portando a una riduzione del rapporto debito-Pil. Lavoreremo perché la riduzione dello spread sia ancora più significativa e i mercati possano credere ancora di più in noi”.

Un fatto appare evidente: le entrate previste deriveranno, in buona parte, da una Manovra a base di tasse.


di Mino Tebaldi