Un fiume di denaro per la ricostruzione di Norcia alle aziende del candidato Pd-M5S

mercoledì 9 ottobre 2019


Più dell’ottanta per cento dei fondi devoluti per la ricostruzione di Norcia dopo il terribile terremoto che devastato l’Italia centrale nell’agosto del 2016 sarebbero finiti nelle società di Vincenzo Bianconi, candidato giallorosso alle elezioni regionali umbre che si terranno tra poche settimane. Complessivamente 9 milioni di euro nel giro di un paio di anni, denaro finito nelle casse dei suoi hotel, poi oltre ad aver vinto la gara per il trasporto scolastico, si è anche aggiudicato le forniture per le mense dei moduli abitativi.

È quanto emerso dalle carte fornite dal sindaco della cittadina umbra, Nicola Alemanno (Forza Italia), che il Corriere dell’Umbria ha pubblicato oggi in esclusiva. Stando ai numeri resi pubblici dal primo cittadino azzurro, infatti, il presidente di Federalberghi ha potuto contare anche sui 42.900 euro incassati dal 30 gennaio 2017 dopo aver vinto, tramite lo Sporting Hotel Salicone, il bando per le mense dei moduli abitativi e collettivi e sugli 800mila euro ottenuti dalla stessa azienda dopo essersi aggiudicata un’altra gara il 21 aprile sempre del 2017.

Ad accendere i riflettori su Bianconi, un’interrogazione presentata ad agosto in Consiglio comunale da “Noi per Norcia”, una lista civica vicina al Partito Democratico, prima dell’inciucio siglato da Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio per provare a contrastare l’avanzata del centrodestra alle Regionali. L’obiettivo della sinistra era di far luce sui lavori di ricostruzione degli alberghi a San Benedetto. Dei 27 alberghi, che sono riusciti a sopravvivere al sisma del 2016, soltanto tre hanno chiesto e ottenuto i fondi pubblici per la ristrutturazione e di questi, secondo le carte pubblicate oggi dal Corriere dell’Umbria, soltanto i due che appartengono alle società di Bianconi sono riusciti a ottenere, per il momento, i decreti che sbloccano i soldi. Nelle casse dell’hotel “Grotta Azzurra” sono stati, infatti, destinati 5,5 milioni di euro, mentre all’hotel “Les Dependances” di Anna Pizzichini dovrebbero andare 340mila euro di euro.

Il numero uno di Federalberghi ha fatto sapere che, “per evitare il conflitto di interessi, qualora fosse eletto presidente della Regione, si dimetterebbe da ruoli di controllo del gruppo”. Ma per molti dovrebbe rinunciare completamente a tutti i fondi incassati finora. “Per molto meno - ha tuonato il leader della Lega, Matteo Salvini - in passato la sinistra e i grillini avrebbero gridato al conflitto di interessi e all’evidente problema di opportunità”.

Il prossimo 27 ottobre, dopo gli arresti che hanno fatto cadere la giunta targata Pd, i cittadini hanno l’opportunità di voltare pagina. Questa nuova bufera di certo non aiuta.


di Redazione