Le novità del Decreto Sicurezza bis

Ecco cosa cambia con l’introduzione del Decreto Sicurezza bis. Dalle multe salatissime per le Ong che violano il divieto di accesso nel mare territoriale fino all’arresto in flagranza del comandante dell’imbarcazione che non si ferma di fronte allo stop della Guardia di finanza. È previsto anche il sequestro immediato delle imbarcazioni. Sono solo alcune delle principali novità della nuova legge fortemente voluta dal ministro dell’Interno leghista Matteo Salvini. Il decreto si compone di diciotto articoli, suddivisi in due parti: la prima riguarda le nuove norme sui migranti; la seconda è relativa alle misure sull’ordine pubblico, in particolare nelle manifestazioni sportive. Non solo. Una serie di norme si riferiscono alla Polizia di Stato e ai Vigili del fuoco. 

I Superpoteri del Viminale

Il ministro dell’Interno può “limitare o vietare l’ingresso, il transito o la sosta di navi nel mare territoriale, salvo che si tratti di naviglio militare o di navi in servizio governativo non commerciale, per motivi di ordine e Sicurezza pubblica”, ovvero quando si concretizzano le condizioni di cui all’articolo 19 della Convenzione di Montego Bay (sul cosiddetto “passaggio inoffensivo”). Il provvedimento viene adottato “di concerto con il ministro della Difesa e con il ministro delle infrastrutture e dei Trasporti, secondo le rispettive competenze, informandone il presidente del Consiglio dei ministri”.

Le multe alle Ong

Forte inasprimento delle sanzioni verso le Ong. Le imbarcazioni che violano il divieto di accedere nelle acque territoriali subiranno una multa che va da un minimo di 250mila a un massimo di 1 milione di euro.

Arresto in flagranza del comandante dell’imbarcazione Ong

Il comandante dell’imbarcazione dell’Ong, se contravviene al divieto e non si ferma davanti all’alt intimato dalla Guardia costiera, può essere immediatamente arrestato. Viene infatti modificato il codice penale, inserendo il nuovo reato tra le condizioni che fanno scattare l’arresto in flagranza.

Sequestro nave e vendita o distruzione della nave Ong

Le imbarcazioni che non rispettano il divieto saranno immediatamente confiscate (nella versione iniziale del decreto la confisca avveniva solo dopo la reiterazione del reato da parte della stessa imbarcazione) e sequestrate. Le imbarcazioni confiscate saranno assegnate “dal prefetto in custodia agli organi di polizia, alle Capitanerie di porto o alla Marina militare ovvero ad altre amministrazioni dello Stato che ne facciano richiesta per l’impiego in attività istituzionali. Gli oneri relativi alla gestione dei beni sono posti a carico dell’amministrazione che ne ha l’uso, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”. Le somme derivanti dalle sanzioni amministrative per le violazioni sono versate ad apposito capitolo dell’entrata del bilancio dello Stato delle amministrazioni interessate, per essere utilizzate quale concorso agli oneri di gestione delle navi assegnate, a quelli di custodia e a quelli di distruzione.

Pene molto più dure per i manifestanti

Vengono inasprite le pene per chi, durante una manifestazione in luogo pubblico e aperto al pubblico, usa senza giustificato motivo caschi protettivi o qualunque altro mezzo che rende difficoltoso il riconoscimento della persona. La pena, attualmente fissata nell’arresto da uno a due anni e nell’ammenda da mille a duemila euro, viene aumentata da due a tre anni, mentre l’ammenda passa da duemila a siemila euro. È inoltre punito con la reclusione da uno a quattro anni, chi, nel corso di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico, lancia o utilizza illegittimamente, in modo da creare un concreto pericolo per l’incolumità delle persone, razzi, bengala, fuochi artificiali, petardi, strumenti per l’emissione di fumo o di gas visibile o in grado di nebulizzare gas contenenti principi attivi urticanti, ovvero bastoni, mazze, oggetti contundenti o, comunque, atti a offendere.

Pene severe per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale durante le manifestazioni

Inasprite anche le pene per i reati commessi durante manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico. Diventa un’aggravante il fatto di commettere il reato di violenza o minaccia a pubblico ufficiale, resistenza a pubblico ufficiale o violenza o minaccia ad un corpo politico, amministrativo o giudiziario se commesso nel corso di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico. Non è più prevista l’archiviazione per “lieve tenuità del fatto” di chi commette reati di violenza, oltraggio o resistenza a pubblico ufficiale, sarà sufficiente anche l’atto di sputare contro un rappresentante delle forze dell’ordine.

Operazioni sotto copertura

Più risorse per potenziare le operazioni di polizia svolte sotto copertura, effettuate da operatori di Stati esteri con i quali siano stati stipulati appositi accordi, in particolare per il contrasto dell’immigrazione clandestina: vengono stanziati 500mila euro per il 2019, 1 milione per il 2020 e 1,5 milioni per il 2021.

Buoni pasto e divise della polizia

Vengono aumentati da 4 a 7 euro i buoni pasto della Polizia e vengono stanziate risorse per il miglioramento e il ricambio del vestiario del personale sempre della Polizia di Stato.

Aumentate le ore di straordinario per i vigili del fuoco

Viene aumentato il monte ore annuo di straordinario per il personale operativo del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. Nel dettaglio, l’aumenta è di 259.890 ore per l’anno 2019 e di 340mila ore a decorrere dal 2020.

Danneggiamento beni mobili o immobili

Chiunque distrugga, disperda, deteriori o renda, in tutto o in parte, inservibili cose mobili o immobili altrui in occasione di manifestazioni che si svolgono in luogo pubblico o aperto al pubblico è punito con la reclusione da uno a cinque anni.

Daspo più duro per ‘recidivi’ e tutela arbitri

Riguarda chi ha già subito un Daspo, ovvero il divieto di accedere alle manifestazioni sportive come le partite di calcio negli stadi. Se il recidivo viene nuovamente sottoposto alla misura, la durata del nuovo divieto non potrà essere inferiore a 5 anni né superiore a 10. È prevista la reclusione da 6 mesi a 5 anni nei confronti di chi commette fatti di violenza o minaccia verso gli arbitri e altri soggetti che assicurano la regolarità tecnica delle manifestazioni sportive.

Affitti brevi e turistici

Per i soggiorni non superiori alle ventiquattro ore la comunicazione da parte dei gestori di strutture ricettive alla questura territorialmente competente delle generalità delle persone alloggiate deve avvenire entro sei ore, anziché entro ventiquattro ore dall’arrivo.

 

Aggiornato il 06 agosto 2019 alle ore 12:25