Manovra, Conte e Salvini si “contendono” le parti sociali

In vista del varo della Manovra, Giuseppe Conte oggi incontra le parti sociali a Palazzo Chigi. Ieri, in un post su Facebook il premier ha scritto che “con il terzo incontro con le parti sociali, inizia un’altra settimana di lavoro cruciale”. Per il presidente del Consiglio, “con i sindacati e le associazioni di categoria ci confronteremo sul tema del lavoro e del welfare e sulle misure che abbiamo intenzione di attuare con la prossima Manovra economica. Queste misure saranno oggetto di approfondimento dei tavoli tecnici del governo che partiranno già nei prossimi giorni. Mi riferisco ai tavoli tecnici su cinque aree tematiche: riforma fiscale; spending review e tax expenditure; cuneo fiscale; privatizzazioni; piano per il sud; investimenti ed export”.

Il sottosegretario leghista all’Economia Massimo Bitonci sostiene di volere “proseguire nel taglio delle tasse avviato con la Flat tax per le partite Iva fino a 65mila euro, concentrandosi sulle fasce più deboli e i ceti medi. Puntiamo a una riduzione di 10 miliardi del carico fiscale che oggi grava su pensionati e dipendenti, non certo ai quattro miliardi ipotizzati da Di Maio. Sarà applicata l’aliquota del 15 per cento a chi oggi paga il 23 per cento”.

Per Bitonci, “l’obiettivo è quello di avviare un percorso di riduzione della pressione fiscale e dovrà approdare all’introduzione di una tassa piatta per tutti i contribuenti”. Quanto all’aumento dell’Iva, il sottosegretario sostiene che “la Lega dice no a qualsiasi intervento. Troveremo le risorse per sterilizzare le clausole. Gli studi che abbiamo analizzato in questi mesi testimoniano come ad un aumento delle aliquote Iva su determinati prodotti non corrisponda mai un reale effetto di aumento del gettito. In sostanza se aumento l’aliquota su un determinato prodotto non è detto che il consumatore continui ad acquistare quel prodotto e al contrario si sposti su altri tipi di beni o servizi con un prezzo più basso e un carico Iva minore”.

Lo scorso 15 luglio Matteo Salvini aveva inaugurato il dialogo con le parti sociali sul tema della riforma fiscale. E, a seguito delle aspre polemiche con Conte, la seconda riunione sembrava destinata a sfumare. Invece, giovedì è arrivata la convocazione ufficiale. Salvini ci ha riprovato e ha convocato i sindacati domani alle 10, al Viminale. Ma stavolta il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini non andrà. Anche se le altre parti sociali hanno risposto positivamente.

Aggiornato il 05 agosto 2019 alle ore 14:54