Strage di Bologna, Mattarella: “Eliminare le zone d’ombra”

Alle 10,25 tre fischi del locomotore precedono il minuto di silenzio in ricordo delle vittime. Nella strage del 2 agosto 1980, esplosa alla stazione di Bologna, perdono la vita 85 persone e altre 200 vengono ferite. Nel trentanovesimo anniversario dell’attentato, Sergio Mattarella ricorda che “le istituzioni, grazie all’opera meritoria dei suoi uomini sono riuscite a definire una verità giudiziaria, giungendo alla condanna degli esecutori e portando alla luce la matrice neofascista dei terroristi. L’impegno profuso non è riuscito, tuttavia, a eliminare le zone d’ombra che persistono sugli ideatori dell’attentato. È una verità che dovrà essere interamente conquistata, per rendere completa l’affermazione della giustizia”.

Per il presidente della Repubblica, “la disumana ferocia della strage alla stazione di Bologna è parte incancellabile della memoria del popolo italiano e della storia della Repubblica. Il trentanovesimo anniversario dell’attentato terroristico ci richiama, anzitutto, a un rispettoso raccoglimento dinanzi alle vite crudelmente spezzate. Le democrazie si nutrono dei sentimenti più profondi di umanità. È questa condivisione che ha consentito di unire le forze per sconfiggere la barbarie degli assassini, di fare prevalere il tessuto sociale che si voleva strappare, di cercare sempre e ostinatamente la verità, anche quando errori, colpevoli inerzie e ignobili complicità hanno ostacolato il percorso della giustizia”.

Oltre al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, sono presenti il vicepresidente del Csm David Ermini, la vicepresidente della Camera dei deputati, Maria Edera Spadoni, il presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime Paolo Bolognesi e autorità istituzionali locali tra cui il presidente della Regione Stefano Bonaccini e il Prefetto Patrizia Impresa.

Aggiornato il 09 agosto 2019 alle ore 15:12