Sicurezza, Fattori: “La Lega ci porta verso stato di polizia”

Elena Fattori vive con sofferenza la burrascosa coalizione di governo pentaleghista. Anche per queste ragioni, la senatrice del Movimento cinque stelle fa sapere che non condivide il decreto Sicurezza bis, che sta per approdare in Senato. “Non lo voterò – sostiene –. Non ho votato il primo, non capisco perché debba votare questo. Non lo voto di sicuro. A meno che non approvino i miei emendamenti: la vedo dura”. La Fattori, che mal digerisce la leadership troppo governista di Luigi Di Maio, è contraria “innanzitutto al reato di chi soccorre gente in mare. Chiederò l’abolizione o la riduzione della pena nel caso in cui vengano soccorsi minori. Poi le manifestazioni”, cioè l’inasprimento delle pene per reati commessi durante le manifestazioni.

La Fattori lo trova “assurdo. Ho amici e parenti nelle forze dell’ordine e so che alle manifestazioni vanno reparti speciali, con caschi e scudi. Credo, invece, che si dovrebbero inasprire le pene in situazioni ordinarie. Se attacchi un agente che ti chiede i documenti è molto più grave. Penso alla vicenda del carabiniere ucciso, anche se non voglio strumentalizzarla. Credo che la norma sia una scusa per impedire ai cittadini di manifestare. Ci si avvia verso uno stato di polizia. Mancano solo le leggi razziali. Siamo alla barbarie”.

Aggiornato il 30 luglio 2019 alle ore 14:02