Meloni: “In Umbria puntiamo su Squarta e centrodestra unito”

Giorgia Meloni rilancia il nome di Marco Squarta come candidato presidente della Regione Umbria. Secondo la leader di Fratelli d’Italia, il capogruppo del partito in Assemblea legislativa, potrebbe rappresentare l’intero centrodestra. In un’intervista al Corriere dell’Umbria, la Meloni ha detto che “il nome proposto ai nostri alleati e assicura che lo schieramento andrà unito”. Tuttavia, secondo l’ex ministra per la Gioventù, “il nome finale del candidato alla presidenza sarà comunque frutto di una concertazione con la Lega che vanta percentuali più alte rispetto a Fratelli d’Italia in termini di consenso elettorale. E posso dire che sul nome di Donatella Tesei (il candidato proposto dal leader della Lega Matteo Salvini, ndr) non mettiamo veti”. Meloni ha quindi sottolineato che “Squarta, comunque vada, nel prossimo esecutivo rivestirà un ruolo centrale. Mettendo a disposizione la propria competenza, il proprio bagaglio d’esperienze e la propria voglia di fare”.

Stamattina la presidente di Fratelli d’Italia, ai microfoni del Giornale radio Rai, ha criticato il governo gialloverde. “Penso che il tema della crisi di governo – ha detto – sia diventato ormai una barzelletta. Noi di Fratelli d’Italia non abbiamo fatto mistero di sperare in libere elezioni nella possibilità di dare vita a un governo sovranista, coeso, forte e che possa durare cinque anni. Se non sarà possibile chiediamo al governo di dare risposte su temi che interessano i cittadini come l’Iva che rischia di aumentare nel 2020”.

La Meloni ha parlato della proposta di un grande partito sovranista e conservatore. A chi è rivolto questo appello? “A tutti i patrioti – ha detto – alle persone di buona volontà a chi, nel campo del centrodestra ha lavorato in questi anni per mettere l’interesse nazionale italiano al centro dell’azione politica”. La leader Fdi ha commentato la mozione di sfiducia del Pd a Salvini: “Non abbiamo mai votato la fiducia al governo. Cosa diversa è presentare una mozione di sfiducia individuale all’unico ministro che sta tentando di fare qualcosa di decente”. La Meloni ha parlato anche della legge di Bilancio e di come la vorrebbe: “Una ricetta economica trumpiana con due pilastri: uno shock fiscale, tagli delle trasse e investimenti pubblici. Soldi spesi per qualcosa che produca sviluppo e non marchette elettorali come ha fatto il M5s con in reddito di cittadinanza”.

Aggiornato il 26 luglio 2019 alle ore 18:08