La punta del mio naso sta bene

Sembra quasi ci si bei delle varie disgrazie che accadono nel nostro Paese. Così, alle prestazioni negative certificate costantemente dall’Istat in campo economico, si alternano le ignobili notizie terrorizzanti in materia di tutela e prevenzione dei minori a Bibbiano. Ed è tutto un viaggiare, che sa tanto di strumentalizzazione politica, per il nostro duo di vicepremier: i quali, ora di qua ora di là, con spese colossali degli apparati, si contendono – palmo a palmo – il Nord e il Sud di una penisola sempre più annichilita dagli accadimenti negativi che, via via, ci sono raffigurati con grandi clamori mediatici e di rete social.

Così il ministro dell’Interno, infaticabile e fantasmagorico presenzialista, con il suo abbigliamento sovranista sportivo a maniche corte (“W Sud”, “W Nord”, “W Centro”, “W Sicilia”, “W Sardegna”, “W Vattelapesca”, forse abbiamo dimenticato qualcosa?), volteggia di palco in palco, fa comizi e rilascia dichiarazioni a raffica, a seconda dell’accadimento negativo che – con largo dispendio di denaro pubblico – va a palpeggiare. D’altra parte, un segretario Pd sempre più ansimante che si scapicolla per quell’accadimento che – guarda caso – il concorrente (o un suo accolito) ha causato: dimenticando che è un suo preciso dovere istituzionale presidiare la sede di quella Regione che affoga nei rifiuti e che esporta una immagine alquanto negativa della Capitale d’Italia.

Il pubblico elettore, sempre più annichilito e basito di fronte a quella scatola oscura del terrore che è diventata la nostra tivù, a girare la capoccia, ora di qua ora di là, quasi fosse una partita di ping pong: scaldandosi a dismisura sulle nefandezze che fa “a quell’altro”, quasi che esse non siano di iattura per tutti. Anche questa abominevole vita comunitaria (?) è figlia del nostro tempo politico bipolare: per cui se, storicamente, l’umanità ha vissuto pure l’epoca dei “Lumi”, oggi gareggiamo sui “Bui”, che poi hanno sempre fatto parte delle perversioni del genere umano. Nello stesso tempo, lasciamo scorrere, con supponente incoscienza, sul futuro dei nostri figli, le immagini di una intera montagna di ghiaccio grigio-nero che va sciogliendosi in capo al mondo.

Con un piccolo particolare da tener ben presente: quel funereo ghiaccio sta liberando nell’atmosfera milioni di tonnellate di Co2 (il grigiastro è proprio quello) che nessuna “domenica ecologica in bici” riuscirà più a compensare. In molti non si ritrovano più in questa politica di corto respiro: che è del tutto distratta dai problemi di medio-lungo periodo.

Aggiornato il 25 luglio 2019 alle ore 13:22