Monti: “Politica estera stravolta, Paese disarmato in Ue”

venerdì 19 luglio 2019


Mario Monti è molto critico sull’operato del primo anno del governo gialloverde. Il senatore a vita ed ex presidente del Consiglio è preoccupato dell’immagine italiana nel contesto europeo. “Abbiamo due partiti – sostiene – che secondo le loro dichiarazioni vogliono cambiare l’Europa. Ma la loro agenda, ridotta all’osso, è fatta di due istanze: fate la vostra parte sull’immigrazione, che è una richiesta sacrosanta, e per il resto non rompeteci le scatole”.

Secondo Monti, “non servono schiaffi, pugni e dichiarazioni roboanti. Ma un lavoro tenace, continuo, con alleanze: un lavoro che non dà popolarità immediata per sé, come invece il preannuncio di pugni che non verranno mai picchiati, ma risultati per il Paese, se si ottengono politiche o modifiche di regole utili per l’Italia”.

 Per l’ex premier, in tredici mesi questo governo “ha stravolto la politica estera ed europea dell’Italia, facendone due politiche estere di partito, incoerenti tra loro e ancor più con l’interesse nazionale, che entrambi rivendicano di servire”. Il senatore a vita definisce il programma della neonata Commissione Ue: “Più ambizioso di quelli mai presentati in passato e con un traguardo quasi federalista”.

Quanto alla credibilità dell’Italia, a livello internazionale, distingue: “come Paese con le sue imprese e le sue università continua ad essere un partner credibile, ma politicamente oggi il Paese si presenta in Europa e nel mondo disarmato; anzi, peggio, armato contro sé stesso”.


di Manlio Fusani