Nomine Ue: Von der Leyen alla Commissione, Lagarde alla Bce

Bruxelles vincono le donne. La battaglia delle nomine ai vertici dell’Unione europea si è sbloccata. Alla presidenza della Commissione va il ministro della Difesa tedesco, Ursula Von der Leyen, della Cdu, una delfina di Angela Merkel. Alla Banca centrale europea va la francese Christine Lagarde, mentre il socialista spagnolo Josep Borrell è l’Alto rappresentante. Il nuovo presidente del Consiglio europeo sarà il primo ministro belga Charles Michel. Dunque, alla fine ha avuto la meglio lo “schema” ideato da Emmanuel Macron e dalla cancelliera tedesca. Il gruppo di Visegrad è soddisfatto per avere affondato il socialista Frans Timmermans, grazie all’aiuto dell’Italia.

Vicepresidenti della Commissione con il “rango più alto” saranno Timmermans e Margrethe Vestager. Sono in corso contatti tra Bruxelles e Strasburgo per sciogliere anche l’ultimo nodo relativo al presidente del Parlamento europeo. I candidati sono quattro: David Sassoli (S&D), Ska Keller (Verdi), Jan Zahradil (Conservatori Ecr) e Sira Rego (Sinistra Gue).

Intanto, si registra una fumata nera al primo scrutinio per l’elezione del presidente del Parlamento europeo. David Sassoli, il candidato ufficiale dei socialisti e democratici sostenuto anche dal Ppe, non è stato eletto per soli 7 voti. Si è fermato a 325 preferenze, mentre la maggioranza richiesta era di 332. “Poiché nessun candidato ha ottenuto la maggioranza dei voti espressi, procederemo a un secondo scrutinio”, ha annunciato il presidente uscente Antonio Tajani.

“Sono proprio curiosa di sapere se Berlusconi, Tajani e gli amici di Forza Italia voteranno per Sassoli, il candidato del Pd e della sinistra europea”. Lo scrive su Twitter il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

Il presidente Tusk, in conferenza stampa al termine del vertice Ue, ha spiegato che “c’è voluto più tempo di quanto previsto, ma siamo ancora in tempo. Abbiamo concordato il pacchetto prima della prima sessione del Parlamento europeo. La volta scorsa erano stati necessari tre mesi e c’erano alcuni governi contrari, questa volta ci sono voluti tre giorni e non c’è alcun Paese contro. Solo la Germania si è astenuta su Von der Leyen presidente della Commissione per questioni di politica nazionale”.

Christine Lagarde si è detta “onorata” di essere stata scelta per la presidenza della Bce. “Alla luce di ciò, dopo essermi consultata con il Comitato etico del board dell’Fmi, ho deciso di abbandonare temporaneamente le mie responsabilità di direttore generale dell’Fmi durante il periodo di convalida della nomina”.

Il premier Giuseppe Conte ha detto che “l’Italia ha potuto rivendicare la garanzia di un commissario di alto rilievo economico e di una vicepresidenza della Commissione. Questa garanzia io ieri non l’avevo. Oggi sì, avremo il portafoglio più strategico nell’interesse dei cittadini italiani: la concorrenza. C’è un accordo di massima con i vicepremier, che ho sentito, e mi sembra che tutti siamo d’accordo che nella designazione la magna pars l’avrà la Lega, alla luce del risultato delle europee. Naturalmente concorderemo la figura più idonea”.

Per Conte, “l’Italia potrà orientare la nuova politica economica e sociale dell’Unione europea. Era quello che avevo richiesto: guardiamo ai profili e alle figure. Non avevo davanti un foglio bianco e il mio dream team ma la composizione di vertice dell’Ue è molto equilibrata”.

Aggiornato il 03 luglio 2019 alle ore 13:01